Un convegno sulle foibe scatena le polemiche. È quello organizzato dall’Anpi di Montebelluna (Treviso), in programma per sabato all’auditorium della biblioteca civica. La Giovane Italia di Treviso guidata da Claudio Borgia, promette contestazioni pubbliche prima e durante il convegno. Il motivo? Tra i relatori ci sarà la storica Alessandra Kersevan, accusata di negazionismo. Solitamente era l’associazione degli esuli dalmati a organizzare iniziative in occasione della Giornata del Ricordo che cade il 10 febbraio.
Quest’anno ci ha pensato la sezione Anpi di Montebelluna presieduta da Sergio Brunello, che ha ottenuto la collaborazione del Comune e ha chiamato a parlare di fascismo e foibe Monica Emmanuelli, ricercatrice ed archivista dell’Istituto Friulano per la Storia del Movimento della Liberazione e presidente Anpi di Sacile, e Alessandra Kersevan, ricercatrice storica ed editrice della Kappa Vu. A presentare il convegno dal titolo “Fascismo, confine orientale, foibe. Non dimenticare le tragedie ed i crimini del fascismo. Ricostruire la problematica delle foibe in una analisi dettagliata” sabato alle 17 in biblioteca saranno Sergio Brunello, presidente dell’Anpi di Montebelluna e Benito Buosi dell’Istresco. Ma la presenza della Kersevan tra i relatori ha fatto andare su tutte le furie Claudio Borgia e la Giovane Italia, che accusano la ricercatrice di essere una negazionista e promettono contestazioni con cartelli, striscioni, fischietti e interventi durante il convegno. E intanto hanno chiesto all’amministrazione comunale di ritirare la sua collaborazione all’iniziativa.
«Sono venuto a conoscenza del convegno per caso, si tratta di un’ iniziativa gravissima, per i modi in cui è stata presentata e per gli ospiti che sono stati invitati» attacca Claudio Borgia «sono certo che il Comune e la maggioranza di cui fa parte anche il Pdl, partito cui appartengo, siano stati vittima di una svista, ma è bene che prendano subito le distanze da quella che è un’iniziativa capziosa e indegna, volta a sovvertire l’oggettività dei fatti accaduti. Tra gli invitati» aggiunge il presidente della Giovane Italia di Treviso «spicca il nome di una storica negazionista come Alessandra Kersevan. Non è accettabile che in una struttura pubblica, sotto il placet del Comune questa signora faccia esibizione delle sue storielle, offendendo le tante vittime cadute sotto le armi dei partigiani titini e di qualche vigliacca milizia comunista italiana. Mi hanno contattato diverse associazioni di esuli indignati per l’iniziativa e pronti a fare pubblica protesta in tutte le sedi, pertanto chiedo alla maggioranza e in particolare al sindaco Marzio Favero di prendere le distanze dall’iniziativa. Se vogliono patrocinare un’ iniziativa utile al ricordo sono pronto a metterli in contatto con un’esule sopravvissuta, è pronta a raccontare come sono andate realmente le cose senza nessuna demagogia politica. Ovviamente io e i ragazzi della Giovane Italia di Treviso contesteremo pubblicamente questo vergognoso convegno di negazionisti».
Secca la replica del presidente della sezione Anpi di Montebelluna, Sergio Brunello. «La Kersevan è una delle più grandi ricercatrici storiche che abbiamo e i suoi dati si basano su documenti ufficiali, raccolti anche negli archivi statunitensi. Il convegno è aperto a tutti e quindi, se vogliono venire, vengano pure, basta che si comportino civilmente. Ma se non sono d’accordo perché non fanno un loro convegno»?
Enzo Favero
www.tribunatreviso.it 5 febbraio 2013
«Ex Jugoslavia» (www.eurosapiens.it)