“Il PDL ha perso, il PD ha vinto, il Movimento 5 stelle ha fatto un grandissimo risultato”: chiarissimo Rodolfo Ziberna, assessore comunale PDL alla cultura del Comune di Gorizia, nel voler distinguere i fatti dalla loro interpretazione ed evitare il tormentone del “ ve l’avevo detto, l’avevo previsto, si doveva o non si doveva fare così”.
“Questa è la democrazia” sancisce sereno, anche perché ritiene che il suo partito, a livello regionale, esce da questa tornata elettorale con un risultato che seppur negativo è comunque sufficiente ad affrontare coraggiosamente e con buone prospettive di vittoria le prossime regionali. Guardiamo domani: “ Il PD si trova davanti un paese ingovernabile; ed è esso stesso un partito al suo interno ingovernabile. Renzi farebbe bene a dire a Bersani che è grazie a lui che quasi quasi hanno perso le elezioni, e riprendersi il suo ruolo.” Berlusconi”.
Non esiste uomo politico che come lui sappia risollevare le sorti di un partito.
“È indubbio – aggiunge Ziberna – che gli italiani hanno fatto pagare, con il voto al Movimento di Grillo, tutti i torti della classe politica. Voto di protesta, certamente, e speriamo che sia veramente tale, perché non ritengo realizzabili le proposte politiche di Grillo. Mille euro a disoccupato? A parte che vorrei sapere dove li troviamo, ma come verrebbe presa una simile iniziativa da quanti sbarcano il lunario con meno di quella somma? Evidentemente sono provocazioni.”
E però non prendiamole sottogamba, e che non sia, paventa Ziberna, che un giorno l’Italia guardi alla Grecia come all’Eldorado.
Adesso no senza appello ai governicchi, puntiamo ad ottenere una legge elettorale che consenta agli italiani di tornare a votare attribuendo a qualcuno una maggioranza certa. E a livello regionale, la battaglia Serracchiani – Tondo certamente avrà un terzo interlocutore: “Spero che il candidato presidente del Movimento si faccia conoscere quanto prima , che partecipi al dibattito pubblico e spieghi la proposta politica per il governo della nostra Regione, anche perché qui da noi abbiamo una cultura di sana amministrazione della cosa pubblica, centro destra o centro sinistra che sia, e quindi votare semplicemente “contro” non è così automatico”.
Martina Luciani
www.bora.la 26 febbraio 2013