L’assemblea dell’Unione italiana, sulla scia delle decisioni assunte a Capodistria, ha definito la sua strategia in vista del rinnovo della Regione. E l’ha fatto garantendo l’appoggio al candidato presidente Valter Flego e alla Dieta democratica istriana. Il presidente dell’Unione Furio Radin ha spiegato i motivi della scelta, ricordando la proficua collaborazione ventennale e le costanti attenzioni dietine nei confronti degli italiani. «Tutti i diritti che abbiamo a livello locale e regionale – ha aggiunto Radin – derivano dagli statuti votati dalla Dieta democratica istriana».
Non sono mancati, però, pareri contrari e contestazioni. I consiglieri del gruppo “Unione per la Comunità” hanno chiesto di rinviare l’approvazione dell’accordo elettorale alla prossima seduta: seduta nella quale si dovrebbero indicare i nomi dei candidati alla vicepresidenza dell’Istria in rappresentanza degli italiani. La richiesta è stata respinta e quindici consiglieri hanno abbandonato l’assemblea. Il portavoce Luciano Monica ha spiegato alla stampa di non aver nulla contro la Dieta alla quale va reso merito di aver sostenuto diverse battaglie degli italiani: «Ma non siamo stati informati dei contatti tra i vertici dell’Unione e della Dieta sui candidati alla vicepresidenza della Regione. Noi siamo dell’opinione che tali candidati non debbano essere catapultati dall’alto ma indicati dall’assemblea».
Stavolta, in virtù della nuova legge elettorale, saranno due i vicepresidenti della Regione in rappresentanza degli italiani. Uno figurerà sulla lista del partito in coppia con il candidato a presidente (carica ora detenuta da Viviana Benussi di Rovigno che il gruppo “Unione per la Comunità” vorrebbe veder riconfermata). L’altro vice presidente sarà invece eletto direttamente dai cittadini di nazionalità italiana. Abbandonando i lavori il gruppo ha tentato di far saltare il quorum.
Ma alcuni cavilli del regolamento di procedura l’hanno impedito. Tornando alle strategie elettorali l’assemblea ha concesso la massima libertà di manovra alle Comunità degli italiani sul territorio in fatto di alleanze e collaborazione, considerato che la Dieta democratica istriana non sempre e non dappertutto si dimostra «veramente amica degli italiani». Il vice presidente dell’ assemblea Paolo Demarin ha portato l’esempio del Comune di Lisignano dove risiede: «Usano nei nostri confronti toni spregiativi e offensivi per cui è impossibile dialogare». Elena Barnabà, presidente della Comunità degli italiani di Verteneglio, ha accusato i vertici del suo Comune di aver adottato alcuni provvedimenti in ambito scolastico e prescolare che si sono rivelati dannosi per l’asilo e la scuola italiana locali.
Valter Flego, candidato presidente della Regione Istriana (foto www.istarski.hr)