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Poste Italiane: “mea culpa” sugli Esuli

Dopo la motivata protesta dell'ANVGD e un'interrogazione parlamentare dell'On. Antonio Mazzocchi, Poste Italiane ha ammesso che l'impossibilità per gli Esuli di eseguire alcune operazioni presso gli uffici postali è colpa sua.

E' un problema di aggiornamento dei programmi informatici, che oggi non riconoscono più il codice dei Comuni ex italiani.

Poste Italiane ha assicurato che il problema sarà risolto al più presto. Intanto per gli Esuli è impossibile eseguire operazioni, come ad esempio i vaglia postali.

La Legge 54/1989 non ha ancora insegnato che certe problematiche vanno risolte a monte e non dopo che sono state riversate sulle spalle degli Esuli.

Questo è uno dei problemi che verranno discussi nei Gruppi di lavoro del Tavolo di coordinamento Governo-Esuli, e per il quale l'ANVGD ha già un attento studio e una soluzione definitiva da proporre.

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