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Fiume: non più un «buco nero» nel tessuto cittadino (Voce del Popolo 09mag13)

Il sindaco di Fiume, Vojko Obersnel, ha visitato ieri, assieme ai suoi collaboratori, il cantiere aperto in piazza Juraj Klović, ovvero il futuro Parco archeologico nel quale verranno presentati i resti del Pretorio della Clausura Alpina, dove tra il III e il IV secolo d.C. si trovava il comando militare preposto alla difesa del sistema di fortificazioni del territorio interno dell’Impero romano, che venne distrutto all’inizio del V secolo.

Il progetto di assetto della zona prevede la costruzione del Parco archeologico in piazza Juraj Klović (il quale rappresenta un quarto della superficie originale del comando militare dell’antica Tarsatica), la sistemazione delle calli Pod voltun e Porta antica, nonché le zone pedonali a nord e a sud della chiesetta di San Sebastiano. Nell’ambito della ricerche archeologiche portate avanti qualche anno fa, sono stati rinvenuti i resti della parte centrale del cortile lastricato, un segmento del cortile laterale, quattro stanze disposte ai lati del cortile, due scalinate e la facciata dell’edificio centrale, probabilmente una basilica. Il progetto architettonico realizzato da Nenad Fabijanić prevede pure la sistemazione di un balcone adiacente alla chiesa di San Sebastiano, il che permetterà di avere una migliore visuale della località.

“Sono molto contento del fatto che Fiume stia per riconquistare uno spazio che per tanto tempo era un ‘buco nero’ nel tessuto cittadino”, ha dichiarato il capodipartimento per la cultura della Città di Fiume, Ivan Šarar, mentre il sindaco Vojko Obersnel ha ricordato che negli ultimi cinquant’anni la storia romana di Fiume è stata spesso trascurata. “Con l’assetto di quest’area, la nostra città avrà un contenuto di grande attrattiva in più, mentre i cittadini di Fiume avranno un ulteriore motivo di vanto”, ha puntualizzato Obersnel, il quale ha ribadito che il progetto di riscoperta del passato romano del capoluogo quarnerino ha richiesto un grande impegno e notevoli finanziamenti. “Era necessario soddisfare le condizioni archeologiche e svolgere le ricerche, come pure rilevare alcuni lotti di terreno, il che ha richiesto un investimento di circa 3,7 milioni di kune, mentre nell’attuale opera di assetto della zona verranno investiti ulteriori 8,8 milioni di kune”, ha concluso Vojko Obersnel.

Nikolina Radić Štivić, a capo della Direzione per la tutela e la conservazione dei beni storico-culturali in seno alla Città di Fiume, ha spiegato che nella zona in questione sono stati sostituiti tutti gli elementi dell’infrastruttura. Nel corso dei lavori – ha proseguito – è stato scoperto pure un muro, sito dietro la facciata della basilica, che richiederà ulteriori ricerche. Come rilevato dall’archeologo Josip Višnjić, responsabile degli scavi portati avanti qualche anno fa nella zona, la parte “centrale” del comando militare è nascosta sotto le case in Calle Pod voltun. Infatti, queste sono state costruite utilizzando i muri romani già esistenti, che si possono ancora vedere al pianterreno dei due edifici.

Helena Labus Bačić
“la Voce del Popolo” 9 maggio 2013

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