“La scomparsa del dalmata Ottavio Missoni priva la nostra Associazione di un grande e convinto amico. Un rapporto consolidatosi nei decenni e che negli ultimi anni, con l’istituzione del Giorno del Ricordo, lo aveva visto sempre più coinvolto nelle nostre manifestazioni”, si legge nel comunicato pubblicato sul sito dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
“A Varese, dove viveva, – continua il ricordo di ANVGD – partecipava annualmente in tutte le occasioni organizzate dal locale Comitato provinciale ANVGD, senza mai risparmiarsi. Nel 2011 era stato ospite dell’ANVGD allo Stadio Flaminio di Roma in occasione del Triangolare del Ricordo”.
L’Associazione ha deciso di ricordarlo con una serie d’immagini, “rivolgendoci a lui con immensa gratitudine per la generosa disponibilità sempre manifestata nei confronti delle nostre attività: un testimonial prezioso per la nostra causa, uno schietto custode delle nostre verità, un conversatore dotato di una spontaneità incantevole nei confronti di tutti noi”.
Non è mancato nemmeno l’ultimo saluto dell’Associazione dei Dalmati italiani nel mondo – Libero comune di Zara in esilio, che ha definito Missoni “simbolo dell’amore per la sua terra natale ed amico fraterno per molti di noi”. Renzo Codarin, presidente della FederEsuli, ha invece espresso “profondo cordoglio per Tai (come lo chiamavano gli amici, ndr), che rimane un esempio di eccellenza nell’esilio di chi ha saputo trarre forza dalle radici, convinto ed orgoglioso dalmata, ma con l’anima rivolta al mondo, che ha conquistato senza riserve”.
(“la Voce del Popolo” 10 maggio 2013)
Varese, novembre 2009, Missoni interviene al Congresso nazionale ANVGD
