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Missoni nel sentito ricordo di Giacomo Fortuna (varese7press.it 10mag13)

La scomparsa, avvenuta ieri, a 92 anni dello stilista Ottavio Missoni ha fatto perdere al nostro Paese non solo un ambasciatore del Made in Italy nel mondo attraverso le sue creazioni di moda ma anche un testimone dell’esilio istriano-giuliano-dalmata e del dramma delle foibe. Missoni è stato sempre fra i protagonisti della celebrazione provinciale del giorno del Ricordo fin dalla sua istituzione ed era sindaco del libero comune di Zara in esilio. Ecco il ricordo nelle parole di Giacomo Fortuna, delegato giovanile dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia di Varese (A.N.V.G.D.) un ricordo del Missoni esule.

 

Era impressionate sentire quelle parole così piene di dolore, racconti surreali quasi incomprensibili per noi ragazzi, racconti di guerra che come dicevi tu “una guerra che come tutte le altre non si doveva fare”. La cosa però che mi ha sempre colpito dei racconti e delle lunghe chiacchierate che ci offrivi durante quegli incontri per il Giorno del Ricordo è la speranza di un futuro migliore, un futuro felice, la stessa speranza che accompagnata da un forte senso del dovere e una forte voglia di realizzare i propri sogni, riuscivi a trasmettere. E’ una storia che sempre mi ha appassionato, in parte per la vicinanza e la condivisione di essa, in parte per un senso di giustizia che ho potuto apprendere negli anni sentendo i racconti, le sofferenze sia di mia nonna che di tutti gli esuli dell’Istria e della Dalmazia. Il Giorno del Ricordo è un momento di riflessione, un momento in cui rendere onore a tutti i fratelli compatrioti scomparsi e uccisi, un momento in cui sentendo l’inno d’Italia abbracci tutti quelli che hanno sofferto la perdita di un parente, di un amico o che hanno lasciato tutto per rimanere orgogliosamente italiani. Io come delegato giovani e come segretario del comitato di Varese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia voglio esprimere la mia vicinanza alla famiglia Missoni, ai figli e soprattutto ai nipoti di Ottavio. Spero che la storia che ci accumuna e che condividiamo sia d’aiuto per fortificare la nostra amicizia e soprattutto per continuare a portare avanti il ricordo di una grande popolazione, di una storia secolare di Italianità, e sicuramente una storia di una grande persona, come lo chiamiamo noi “il nostro Tai”, che ha saputo creare una storia imprenditoriale di successo per il made in Italy ma soprattutto è riuscito a trasmettere dei valori importantissimi, quali l’amicizia, l’unione familiare e la passione nel creare un futuro sempre migliore del passato.>

Giacomo Fortuna

Segretario del comitato di Varese dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia

 

da www.varese7press.it 10 maggio 2013

 

 

 

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