Siglato uno storico accordo fra Monfalcone, Capodistria e Fiume. Obiettivi: l’integrazione dell’Alto Adriatico e la collaborazione in campo culturale. In gioco 300 milioni di fondi della cooperazione europea per il periodo 2014-2020. L’intesa, sottoscritta sabato fra le amministrazioni comunali delle tre città portuali di Monfalcone, Fiume e Capodistria, apre una stagione di cooperazione per la crescita del sistema dei porti dell’alto Adriatico e per incanalare i finanziamenti della nuova programmazione 2014-2020 verso progetti che riguardano questo ambito transfrontaliero.
Si calcolano che siano circa 300 milioni di euro le risorse che nei prossimi 7 anni saranno messe a disposizione dell’Unione europea per la cooperazione territoriale e si tratta di riuscire ad intercettare questi fondi in un contesto di forte competitività di soggetti e di campi d’intervento. Il concetto di base e che solo aumentando i fattori di attrattività dei porti e delle realtà produttive di quest’area si possono incrementare nuovi flussi di investimenti e questo richiede un miglioramento dell’efficienza, dei servizi e delle infrastrutture. Per Monfalcone a porre la firma è stato il vice sindaco Omar Greco che ha sottolineato gli aspetti che caratterizzano la nostra economia e le potenzialità di Portorosega.
Il protocollo avrà effetti positivi già nelle prossime settimane: a settembre le tre città portuali si presenteranno assieme al forum sui trasporti organizzata dalle Nazioni unite a Ginevra proprio per promuovere il sistema dell’alto Adriatico verso i Paesi centroeuropei. Inoltre le tre amministrazioni, dopo l’ingresso della Croazia che avverrà il primo luglio prossimo daranno vita ad un organismo congiunto, Geie, Gruppo europeo di iniziativa economica per l’elaborazione di progetti di sviluppo in ambito europeo.
Nell’accordo si fa esplicito riferimento all’impegno di avviare reciproche relazioni per ricercare occasioni di sviluppo comune e di integrazione, in particolare rispetto al sistema logistico e portuale, per incentivare la crescita del traffico che verrà a gravitare sul Mediterraneo, ma anche per scambiare buone pratiche nei diversi settori della vita amministrativa; e favorire le relazioni nel campo culturale, con un’attenzione particolare alla Comunità italiana presente a Fiume e a Capodistria. Non a caso all’incontro erano presenti una delegazione dei giovani del nostro liceo e dei gruppi Costumi bisiachi e filarmonica Verdi di Ronchi.
(fonte “Il Piccolo” 13 maggio 2013)
Il porto di Capodistria (foto www.sloveniatimes.com)