Dell’Istria “costiera” si è scritto parecchio ed esistono diversi saggi sulle maggiori città della penisola sottoposte al dominio della Repubblica di San Marco. Sono invece rari gli studi che trattano la medesima età nei paesi che non erano sedi di podestaria, come nel caso di Verteneglio, che apparteneva al territorio di Cittanova. Ora, a colmare questa lacuna storiografica è la recentissima opera di Rino Cigui, storico e ricercatore affermato, cui Verteneglio ha dato i natali.
Cigui, che divide la sua carriera professionale tra Buie – dove insegna alla Scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci” – e il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno, di cui è una delle penne più valide, finora si è cimentato in molteplici aspetti della storia regionale, con fondamentali contributi sulla toponomastica storica, sulla realtà delle confraternite e in particolare sulla storia sanitaria del XIX secolo in Istria, ambito d’indagine nel quale è uno dei “pionieri”. Infatti, è uno dei pochi storici a essersi occupato delle devastanti conseguenze – e delle misure sanitarie adottate della autorità locali – delle malattie contagiose che si abbatterono sulla penisola nel corso dei secoli, come la malaria e in particolare il tifo petecchiale.
“Verteneglio e il suo territorio in epoca veneziana – Brtonigla i okolica u mletačko doba” è il titolo della sua ultima fatica, una monografia uscita da poco con il cofinanziamento dalla Regione del Veneto, che verrà presentata giovedì prossimo, 16 maggio, con inizio alle ore 18, presso l’edificio del futuro Museo del vino a Verteneglio. Ne parlerà, oltre all’autore, il collega Gaetano Benčić, altro validissimo nome della ricerca storiografia, della geografia del paesaggio e delle civiltà che l’hanno contraddistinto, giovane erudito in storia patria in Istria.
Il libro di Cigui è un’opera ben fatta e documentata, che accanto a un gusto particolare per l’estetica e la dimensione artistica, affianca a quelli propri i testi di altri autori e ai documenti già pubblicati del materiale inedito. E la forza della pubblicazione sta proprio nell’aver saputo “sposare” un approccio rigorosamente scientifico – con un apparato di note e un’appendice di fonti molto ricchi, degni di un’opera specialistica – con un linguaggio leggibile, tanto da rendere il lavoro da una parte utile strumento di consultazione per gli specialisti e dall’altra parte “godibile” anche ai non addetti ai lavori.
(fonte “la Voce del Popolo” 14 maggio 2013)
Una veduta di Verteneglio (foto www.coloursofistria.com)