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Morì in battaglia per la Polonia, celebrato il garibaldino Nullo (Ansa 06mag13)

La figura dell’eroe garibaldino Francesco Nullo è stata celebrata con una serie di iniziative in Polonia e in Italia – commemorazioni, seminari, convegni, mostre e concerti – in occasione del 150/o anniversario della morte del bergamasco, caduto in battaglia a Krzykawka, località vicina a Olkusz nel sud della Polonia, contro l’oppressore russo: un modo per ricordare gli stretti legami storici tra i due paesi che si sono ritrovati spesso a combattere insieme per l’ideale di libertà.

Nullo, che aveva il grado di colonnello, era andato in Polonia alla guida di una legione di circa 600 volontari italiani e francesi, tra i quali una decina di camicie rosse, per sostenere l’insurrezione polacca. Dopo avere sconfitto una pattuglia zarista nei pressi di Podleze la legione partecipo’, il 5 maggio 1863, alla battaglia di Krzykawka, nella quale subì pesanti perdite: Nullo si batté con estremo coraggio, suscitando l’ammirazione dei polacchi, ma cadde trafitto da un proiettile cosacco, avendo solo il tempo di sussurrare, in dialetto bergamasco: So’ mo’rt! (‘‘sono morto’’).

Da allora diventò eroe nazionale polacco, guadagnandosi il grado di generale per l’eroismo dimostrato: venne sepolto a Olkusz, mentre sul campo di battaglia è stato eretto un monumento in suo onore; un busto di Nullo è presente a Varsavia, mentre molte scuole in Polonia portano il suo nome.

Bergamo ha dedicato alla figura del garibaldino il seminario internazionale di studi “La fraternità d’armi italo-polacca”, organizzato dal Museo storico di Bergamo, dedicato ai momenti storici che videro italiani e polacchi combattere affiancati per una causa comune. Nel XIX secolo particolare attenzione è stata data alle vicende risorgimentali – una ‘legione’ polacca di appena 11 uomini, la crema dell’aristocrazia, partecipa alle Cinque Giornate di Milano -, all’unificazione italiana (non è un caso che l’inno polacco nasca in Italia, dal canto delle legioni polacche che vi combattono, e che i due inni nazionali contengano riferimenti reciproci derivanti dalla lotta per “la nostra e la vostra libertà”) e alla rivolta polacca del 1863, nella quale si sacrifica Nullo; nel XX secolo sono state ricordate le vicende della Seconda guerra mondiale, quando italiani e polacchi, rispettivamente l’apartitica Brigata Maiella condotta da Ettore Troilo e il 2/o corpo d’Armata polacco guidato dal generale Anders, lottarono insieme contro i nazisti. Nella città lombarda che diede gli diede i natali, inoltre la ricorrenza è stata celebrata con la deposizione di una corona d’alloro al monumento dedicato a Nullo in Largo Gavazzeni da parte del sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, e del console generale della Repubblica di Polonia in Milano, Jerzy Adamczyz. È stata inoltre inaugurata, al Museo Storico, la mostra “Francesco Nullo dall’Italia all’Europa”.

Anche in Polonia le celebrazioni dell’anniversario della morte di Nullo sono cominciate a Varsavia con una cerimonia commemorativa davanti al busto di Nullo, alla quale hanno preso parte l’ambasciatore italiano Riccardo Guariglia e il sottosegretario di Stato presso la Cancelleria del Presidente della Repubblica, Jaromir Sokolowski. Poi la commemorazione del garibaldino si è spostata alla sua tomba presso il cimitero di Olkusz, alla presenza dell’ambasciatore Guariglia e di una delegazione del Comune di Bergamo, per proseguire nella locale Casa della cultura, dove la municipalità è stata insignita di una onorificenza per i servigi resi alla Repubblica italiana; poi è stata anche inaugurata la mostra “Per la nostra e la vostra libertà” allestita dall’Associazione dell’Amicizia Polacco-Italiana. Quindi altre celebrazioni si sono svolte a Krzykawka, sotto al monumento dedicato a Nullo, con la rievocazione della battaglia in cui è ha perso la vita. Concerto finale del Complesso artistico di rappresentanza dell’ Esercito polacco e dei Filarmonici di Lodz.

(fonte www.ANSA.it 6 maggio 2013)

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