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Maturità: Foibe, la traccia meno amata degli ultimi 5 anni – 07giu13

Una traccia storica sulle Foibe e una sulla teoria del secolo breve di Eric J. Hobsbwan: sono questi gli argomenti che vincono il premio “‘I grandi incompresi alla Maturità”. Mentre le lezioni sono agli sgoccioli per oltre 8 milioni di studenti e sul web comincia a impazzare il toto-tema in vista dell’esame di Stato che chiude il ciclo delle superiori (si comincia il 19 con la prova di italiano, uguale per tutti gli indirizzi di studio), Skuola.net, scartabellando tra i dati ministeriali divulgati al termine delle prove degli ultimi 5 anni, ha stilato una sorta di classifica delle tracce “incomprese”. La prima prova, riformata nel 2000, permette, infatti, agli studenti di scegliere tra ben sette tracce, e puntualmente ogni anno ci sono quelle che vanno per la maggiore e quelle piu’ ignorate.

Hannah Arendt lo scorso anno e la condizione femminile nel 2008 hanno portato il tema storico a essere scelto da circa il 5% dei maturandi. Ma se possibile gli studenti evitano il tema storico, come dimostrano i flop delle tracce sulle Foibe e sul secolo breve. La prima, proposta nel 2010, ha raccolto solo lo 0,6% delle preferenze, la seconda, nel 2011, è stata scelta solo dall’1,6% dei maturandi. Due i fattori chiave: da una parte la difficoltà del tema, che sta perdendo quota a favore del saggio breve, ma anche e soprattutto un certo rifiuto dei maturandi per la storia.

La storia si conferma un argomento poco amato anche nei saggi brevi. Infatti, sebbene questa tipologia di traccia sia spesso legata anche all’attualità, la percentuale degli studenti che negli ultimi anni si è cimentata con il saggio di ambito storico-politico si attesta intorno al 7%. Eccezion fatta per il 2009, quando il saggio sulle origini e lo sviluppo della cultura giovanile si è guadagnato le preferenze del 14,6% dei maturandi.

Anche l’analisi del testo letterario non fa breccia nel cuore dei maturandi. Nel 2010 solo il 4,7% di loro ha pensato di potersi misurare con un testo di Primo Levi, e risultati simili hanno ottenuto Montale (2012) e Ungaretti (2010). Il più amato fra gli autori nostrani è sicuramente Italo Svevo: nel 2009 l’analisi del testo su un brano tratto da “La Coscienza di Zeno” è stata scelta da ben un maturando su cinque. E quest’anno? On line già si rincorrono pronostici e ipotesi. Ungaretti, Quasimodo, Pirandello e Svevo spuntano tra i favoriti per l’analisi del testo; la crisi e lo sviluppo ecosostenibile per il saggio di ambito socio economico; Internet e i suoi 30 anni di vita per l’ambito tecnologico. Supposizioni che difficilmente troveranno riscontro nella realtà, ma che restano esercizio irrinunciabile per tutte le generazioni.

(fonte www.ansa.it 6 giugno 2013)

 

 

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