ANVGD_cover-post-no-img

Momiano, i conti Rota e una comunità altoadriatica (Voce del Popolo 12giu13)

Testimoni del suo glorioso passato, come delle sue alterne vicende, sono oggi le mura del castello e di qualche casa della parte bassa. Castelliere preistorico, anticamente chiamato con il nome latino di Mimilianum, poi Castrum Mamillanum, quindi Momiliano; del paese in quanto tale si parla fin dall’XI secolo ed è della prima metà del 1200 che, partendo da una semplice torre difensiva, nasce un vero e proprio castello. Nel 1548 il suo castello, di importanza strategica, passa in proprietà di un nobile bergamasco: Simone Rota.

La storia della località e il ruolo della famiglia Rota verranno rievocati nel corso del convegno scientifico internazionale “Momiano e l’Istria: una comunità e una regione dell’Alto Adriatico (storia, arte, diritto, antropologia), che si terrà dal 14 al 16 giugno presso la Comunità degli Italiani momianese. A organizzare il simposio è la buiese Università Popolare Aperta (in collaborazione con il sodalizio italiano), con il patrocinio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, il sostegno della Regione Istriana, della Regione del Veneto e del Comune di Buie, nonché con il sostegno dell’Ente per il turismo e dell’azienda municipalizzata “Civitas Bullearum” di Buie, e dell’Associazione dei produttori del moscato di Momiano “Vino Momilianum”. Due giornate intensissime, che si concluderanno domenica nella mattinata con la visita al Castello di Momiano e un’escursione nella valle dell’Argilla.

Venerdì 14 giugno alle ore 9 l’apertura del convegno e della mostra “Sotto il castello di Momiano”; seguiranno i lavori della prima sezione, “L’Istria e il momianese in epoca veneziana”, con gli interventi di Bruno Crevato Selvaggi (Società Dalmata di Storia Patria, Roma) su “L’organizzazione politica e amministrativa dell’Istria veneziana”, Slaven Bertoša (Università “Juraj Dobrila”, Pola) su “Momiano in epoca veneziana: temi scelti dal XIV al XVIII secolo”,

Claudio Povolo (Università Ca’ Foscari, Venezia) su “L’Istria tra consuetudine e legge in età moderna”, Darko Darovec (Istituto di studi umanistici “Nova revija” di Lubiana) su “Momiano e Pietrapelosa nel Medio evo”, Lucien Faggion (Università di Aix-En provence, Francia) su “Il feudo di Barbana e la sua giurisdizione” e Mila Manzatto (Università Ca’ Foscari, Venezia) su “Conflitti di culture al confine nell’Istria di fine Settecento: la comunità montenegrina di Peroi”.

La seconda parte della giornata di venerdì avrà come tema “Arte e cultura nel territorio Momianese” e relatori Chiara Vigini Conti (IRCI, Trieste) su “Le chiese rurali del momianese”, Gaetano Benčić (Scuola media superiore italiana “Leonardo da Vinci”, Buie) su “La chiesa parrocchiale di San Martino – storia e architettura”, David di Paoli Paulovich (Società di studi storici e geografici, Pirano) su “Tradizioni musicali a Momiano tra rito e folclore”, Rino Cigui (Centro di ricerche storiche, Rovigno) su “Manifestazioni spontanee di fede a Momiano. Le confraternite religiose e le edicole votive”, Vladimir Bedenko (Facoltà di architettura, Zagabria) su “Sviluppo storico e architettionico del Castello di Momiano”, Antonio Salvador (Istituto Italiano dei Castelli) su “Iconografia storica, rilievo architettonico, documentazione fotografica, genius loci… per un tentativo di ricostruzione 3D del castello”. Seguirà alle 18.30, la presentazione della rivista storica “Acta Histriae”, in occasione del ventennale di attività (interventi di Claudio Povolo, Furio Bianco, Slaven Bertoša, Salvator Žitko (presidente della Società storica del Litorale, Capodistria, editore della rivista) e Darko Darovec (caporedattore).

Di Momiano e del Momianese in età moderna, tra rapporti giurisdizionali e assetti istituzionali, si parlerà sabato a partire dalle 9.30, con le relazioni di: Erasmo Castellani (Università Ca’ Foscari, Venezia), “Momiano e Pirano nella prima metà del Cinquecento”; Ivan Milotić (Facoltà di giurisprudenza, Zagabria), “Elementi del diritto romano nel ‘Capitolare di Momiano’”;, Eliana Biasiolo (Università Ca’ Foscari, Venezia), “I conti Rota e gli abitanti di Momiano: conflitti e amministrazione della giustizia nella seconda metà del Settecento”; Laura Amato (Università Ca’ Foscari, Venezia), “Intrighi, complotti e tradimenti tra fratelli Rota. Il processo per incesto e forzato aborto a don Giacomo Rota”; Giovanni Florio (Università Ca’ Foscari, Venezia), “Le orazioni nell’elezione ducale di Leonardo Donà (1606) con riferimento a quella presentata dalla città di Capodistria”; Denis Visintin (Museo civico, Pisino), “Paesaggio agrario e organizzazione produttiva nelle campagne momianesi in età moderna”; Walter Baldas (Scuola media superiore, Parenzo), “Passato, presente e futuro demografico di Momiano e del suo circondario”; Tajana Ujčić (Agenzia culturale istriana, Pola), “Due decenni di autonomia amministrativa. Il Comune locale di Momiano 17.3.1849 – 23.9.1868. (9.11.1850 – 25.8.1869)”.

Il casato dei Rota, la storia e la cultura del suo tempo è invece il filo rosso dei saggi che verranno proposti nel pomeriggio di sabato: Franco Rota e Nicola Gregoretti, discendenti dei conti Rota, tracceranno un excursus sui nobili abitatori del maniero, rispettivamente sul castello e feudo di Sipar e la figura della contesa Rota-Bratti; Lia de Luca (Università Ca’ Foscari, Venezia), si soffermerà su “Mancanze e trasgressioni che causano il deterioramento dei beni feudali: i conti Rota a processo”; Kristjan Knez (Società di studi storici e geografici, Pirano/Centro Italiano “Carlo Combi” Capodistria), approfondirà l’opera di Stefano Rota, erudito, archivista, studioso di patrie memorie, mentre Margherita Canale (Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini”, Trieste), ne illustrerà gli interessi musicali e compositivi e Aleksandra Golojka (Pola) ne eseguirà alcuni brani musicali (Suonata XIV “La Piva del Pastore” e Romanza per soprano e pianoforte).

ir / “la Voce del Popolo” 12 giugno 2013

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.