«La macroregione del Nord è defunta perché c’è l’Euroregione». Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine di un incontro sul tema con il presidente della Carinzia, Peter Kaiser. «L’orientamento della Lega Nord è la macroregione – ha ricordato – che non centra nulla con l’Euroregione, ma credo che la capacità politica di Luca Zaia faccia sì che sia attento alle necessità di fronte alla crisi, e la capacità di intessere relazioni può essere importante in campo europeo».
Le infrastrutture, la sanità, il sistema sanitario, la formazione, l’occupazione e gli aiuti di stato hanno riempito l’agenda del primo vertice tra i presidenti del Friuli Venezia Giulia e del Land austriaco della Carinzia.
L’obiettivo primario dell’Euroregione è favorire la cooperazione, soprattutto per l’accesso alla programmazione finanziaria comunitaria. In particolare è stato citato il tema delle infrastrutture, energetiche e viarie (dal proseguimento del progetto Micotra per servizi ferroviari comuni al Corridoio baltico-adriatico) e la creazione di una rete tra le Università di Trieste e Udine, l’ateneo di Klagenfurt, la Sissa di Trieste e la Scuola di scienze applicate della Carinzia.
Dal punto di vista formale, il prossimo passo per l’attività dell’Euroregione riguarda l’approvazione dei regolamenti operativi, che spetta alla Regione Veneto, dopo le indicazioni giunte da Friuli Venezia Giulia e Carinzia. Attraverso il contenitore Euroregione, hanno quindi sostenuto Serracchiani e Kaiser – assieme ai presidenti delle due Assemblee legislative, Franco Iacop e Reinhart Rohr, che hanno concordato su iniziative collegiali a livello di Consigli regionali – Friuli Venezia Giulia e Carinzia intendono anche affrontare assieme uno dei grandi temi oggi al centro della crisi internazionale: nuove progettualità contro la disoccupazione giovanile, che colpisce pesantemente al di qua e al di là del confine, grazie a comuni misure attive attivabili attraverso i finanziamenti resi disponibili dal Fondo sociale europeo.
«Friuli Venezia Giulia e Carinzia restano comunque il cardine di questa parte d’Europa e delle grandi strategie europee – ha osservato ancora Serracchiani – reale cardine dei disegni di sviluppo Ue identificabili con le iniziative Adriatico-Ionica, il programma Danubiano e quell’area Alpina a breve prossima regione d’interesse europeo».
(fonte www.ilpiccolo.it 25 giugno 2013)