Nell’ambito delle celebrazioni per i 1.700 anni dall’emanazione dell’Editto di Milano, con il quale l’imperatore romano Costantino il Grande nel 313 d.C. sancì la fine delle persecuzioni dei cristiani e l’inizio della tolleranza religiosa, a Nis, la città del sud della Serbia della quale Costantino era originario, verrà rappresentata domani l’opera ‘Il Trovatore’ di Giuseppe Verdi.
Dopo la recente rappresentazione dell’Aida al sito romano di Viminacium, un’altra opera di Verdi, di cui ricorre quest’anno il bicentenario della nascita, testimonia il ruolo attivo dell’Italia a sostegno del comitato promotore delle celebrazioni, voluto dal presidente serbo Tomislav Nikolic.
‘‘Siamo onorati di poter contribuire, attraverso l’Ambasciata e l’Istituto di cultura a Belgrado, alle celebrazioni di un evento straordinario quale l’Editto di Milano, che ci ricorda ancora una volta i legami antichissimi che uniscono il mio Paese alla Serbia’, ha detto l’Ambasciatore d’Italia a Belgrado Giuseppe Manzo. L’Ambasciatore ha sottolineato come ‘‘il rinnovato rapporto di grande amicizia e partenariato che esiste oggi tra i due Paesi trovi il suo fondamento nella comune appartenenza alla cultura e ai valori della civiltà europea’’.
Il direttore dell’Istituto italiano di cultura di Belgrado, Sira Miori, ha sottolineato l’impegno dell’Istituto alla realizzazione dell’opera verdiana a Nis, che vedrà la partecipazione di due artisti italiani, il tenore Stefano La Colla (Manrico) e il baritono Domenico Balzani (Conte di Luna).
‘Il Trovatore’ verrà messo in scena alla Fortezza di Nis dalla compagnia del Teatro nazionale di Belgrado, con l’orchestra e il coro diretti da Vakhtang Machavariani, con la regia di Ivana Dragutinovic Maricic. Sostegno all’evento e’ venuto da Banca Intesa. Alla rappresentazione e’ stata annunciata la presenza del presidente serbo Tomislav Nikolic e del premier Ivica Dacic.
(fonte www.ansa.it 28 giugno 2013)
La fortezza ottomana di Nis ospita la rappresentazione del “Trovatore” (foto www.pravda.rs)