L’agenzia Ernst&Young ha pubblicato le previsioni sulla crisi slovena, secondo le quali per il 2013 e’ attesa una contrazione del Pil del 4,9%, per il 2014 una nuova recessione del 2,9%. Una prima crescita, che e’ prevista per il 2015, dovrebbe attestarsi all’1,1%. Nonostante questi dati, Ernst&Young dichiara che la Slovenia potra’ uscire dalla crisi senza aiuti esterni.
I settori che subiranno le contrazioni maggiori sono quelli degli investimenti (11,1% nel 2013 e 5,5% nel 2014) e la spesa privata dei cittadini (6,7% nel 2013 e 2,5% nel 2014). Non sono promettenti nemmeno le previsioni per quanto riguarda l’export, il motore dell’economia slovena: nell’anno in corso dovrebbe calare del 2,5%, nel 2014 di un ulteriore 1,7%. Le stime negative valgono anche per il tasso di disoccupazione che dovrebbe raggiungere il 13,9% nel 2013 e il 14% nell’anno successivo. Il deficit dovrebbe, secondo Ernst&Young, attestarsi al 9,6% del Pil nel 2013 e calare poi al 4,4% nel 2014, mentre il debito pubblico dovrebbe salire al 70,4% del Pil entro quest’anno e al 75,4% nel 2014.
(fonte www.ansa.it 3 luglio 2013)
Lavoratori sloveni in corteo (foto www.mladina.si/95604//Borut Peterlin)