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Croazia: banche sott’accusa, violati diritti clienti (AnsaMed 04lug13)

Tutte le maggiori banche in Croazia sono state giudicate oggi colpevoli di aver violato i diritti dei loro clienti, migliaia di persone con mutui e prestiti di vario tipo denominati in franchi svizzeri, perche’ al momento della stipula del prestito non li hanno informati in modo trasparente e chiaro sui possibili rischi e per aver cambiato i tassi d’interesse senza valide ragioni.

Un anno fa un’organizzazione impegnata nella difesa dei diritti dei consumatori ha avviato un processo contro le otto maggiori banche in Croazia sostenendo che i crediti denominati in franchi svizzeri, valuta che negli anni ha guadagnato quasi il 60 per cento del valore rispetto alla kuna croata, non sono stati concessi in modo trasparente e che i clienti non sono stati informati sui rischi che comporta un prestito denominato in una valuta diversa da quella in cui percepiscono il loro reddito o stipendio. Il giudice del Tribunale commerciale di Zagabria ha dato oggi ragione ai circa 100 mila croati con prestiti in franchi svizzeri ordinando alla banche di ricalcolare le rate nella valuta nazionale, la kuna croata, con il cambio stabilito al momento della concessione del credito.

Inoltre, il tribunale ha definito irragionevole e ingiusta la prassi delle banche di alzare i tassi d’interesse senza una solida motivazione. La sentenza, seppur di primo grado, ha un forte valore simbolico in Croazia, e potrebbe influire sull’intero sistema bancario del Paese. Si tratta anche del primo processo che i cittadini hanno vinto contro le banche, in prevalenza in mano ad istituti finanzieri stranieri, per il 50 per cento in quelli delle italiane Unicredit ed Intesa Sanpaolo. Per un eventuale risarcimento i clienti delle banche dovranno comunque avviare processi individuali, per ogni singolo caso.

(ANSAmed 4 luglio 2013)

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