Il pittore triestino si è sempre mosso in rievocazioni, in chiave oniriche e metafisiche, attraverso mondi favolosi, ricchi di ancestrali richiami.
Cento dipinti in esposizione sino al 3 giugno
Il mito, il mistero e le metafore della pittura di Carmelo Zotti saranno in esposizione da domani e fino al 3 giugno a Potenza, presso la Galleria Civica di Palazzo Loffredo, dove è stata allestita la mostra antologica «L'epica, il racconta, l’elegia. 1956-2006».
La mostra – curata da Laura Gavioli e promossa dal «Gruppo Euromobil per la cultura» – è un percorso lungo tutti i periodi dell’attività del pittore nato a Trieste nel 1933, da padre istriano e madre cipriota, «origini – ha detto la curatrice – che hanno condizionato gran parte delle sue opere».
Sono oltre cento i dipinti riuniti per una rassegna che «va incontro – ha spiegato ai giornalisti Laura Gavioli – a un pubblico particolarmente sensibile al mito, al mistero e alle metafore evocate da una pittura di profondo contenuto. Le opere, alcune delle quali realizzate di recente – ha spiegato Gavioli – potranno contare su un habitat naturale, non solo per la straordinaria vicinanza geografica al Mediterraneo, dal quale esse catturano la loro più essenziale linfa evocativa e visionaria, ma anche per la presenza del vastissimo patrimonio archeologico, ospitato nel Museo archeologico 'Dinu Adamesteanu' di Palazzo Loffredo».