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La festa dei generali croati assolti dall’Aja – 06ago13

La Croazia ha festeggiato ieri solennemente la Giornata della Vittoria e del Ringraziamento patriottico, con una serie di cerimonie svoltesi in tutto il Paese. Ma la manifestazione centrale a Knin, l’ex caposaldo della ribellione serba espugnato dalle truppe di Zagabria il 5 agosto di diciotto anni fa, è trascorsa soprattutto nel segno della sentenza di appello del Tribunale internazionale dell’Aja, con la quale i generali croati Ante Gotovina e Mladen Markač sono stati assolti dall’accusa di crimini di guerra commessi durante e dopo l’operazione “Tempesta”, che portò nell’estate del 1995 alla liberazione dei territori fino a quel momento in mano alle formazioni paramilitari serbe.

Ovazioni per Gotovina e Markač

I due generali, presenti per la prima volta alle celebrazioni a Knin, assieme a Ivan Čermak assolto dalla Corte dell’Aja già in primo grado, sono stati accolti dalla folla con autentiche ovazioni. Alla vigilia della celebrazione il generale Gotovina è stato proclamato cittadino onorario di Sinj e anche socio onorario della Società cavalleresca dell’Alka.

Salve di fischi per Milanović

Al contrario dei generali, il premier Zoran Milanović è stato salutato con salve di fischi, non appena è stato annunciato il suo intervento. E grida e fischi non sono mancati nemmeno durante il suo discorso. Zoran Milanović ha sottolineato che a Knin è stata difesa la Croazia, non con i crimini, ma con il cuore e l’ingegno. Il premier ha ricordato che il percorso croato verso l’Unione europea è stato lungo e travagliato, sicuramente il più difficile mai avuto da un Paese comunitario. Da rilevare che i fischi a Milanović sono stati duramente condannati anche dall’ex premier Jadranka Kosor.

Tendere la mano ai serbi

Qualche breve fischio ha accompagnato pure l’intervento del presidente della Repubblica, Ivo Josipović, il quale si è congratulato con il generale Gotovina per la brillante vittoria nell’operazione “Tempesta”. Siamo orgogliosi del successo in guerra, ma apprezziamo soprattutto la pace, ha rilevato ancora il Capo dello Stato, esortando a tendere la mano a coloro che durante il conflitto erano schierati dall’altra parte e a riconoscere il fatto che a voler bene alla Croazia sono anche gli appartenenti alle minoranze nazionali.

Il presidente del Sabor, Josip Leko, ha sottolineato nel suo discorso che la Croazia con la vittoria di diciotto anni fa si è garantita il suo futuro. “I difensori hanno gettato le basi per tutti i nostri attuali valori”, ha concluso Josip Leko.

Alzabandiera e sfilata

La cerimonia a Knin è cominciata, come di consueto, con l’alzabandiera sulla fortezza che sovrasta la città. La rocca è stata poi sorvolata da un MIG dell’aeronautica militare croata, mentre i cannoni hanno sparato a salve. Poi ha avuto luogo la sfilata degli appartenenti alle Forze armate, alla Polizia e alle associazioni dei reduci di guerra verso il monumento che ricorda l’operazione “Tempesta”.

Dario Saftich su “la Voce del Popolo” del 6 agosto 2013

 

 

 

Un momento della cerimonia

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