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Scuole italiane trascinate da Capodistria – 04set13

Quasi invariato il numero degli iscritti nelle scuole elementari, in aumento gli iscritti nelle medie: è iniziato senza grandi sorprese l’anno scolastico 2013-2014 nelle scuole italiane in Slovenia. Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, novennale, nelle tre scuole italiane i nuovi iscritti sono 50, uno in meno rispetto all’anno scolastico 2012-2013. Nel 2011 gli iscritti erano 60.

Nelle tre scuole medie – che corrispondono alle medie superiori in Italia – i nuovi iscritti sono in totale 46, rispetto ai 30 dell’anno scorso e i 35 di due anni fa. In percentuale queste oscillazioni possono sembrare eccessive, ma trattandosi di numeri sostanzialmente piccoli, in realtà rispecchiano quelle che sono le normali differenze tra le generazioni. Vediamo nel dettaglio i numeri dei nuovi iscritti nelle scuole italiane del Capodistriano.

Nell’elementare Pier Paolo Vergerio il Vecchio di Capodistria i neoalunni sono 27, tra la sede centrale e le sezioni periferiche di Bertocchi e Crevatini, località quest’ultima dove ci sono anche diversi alunni provenienti da Muggia. L’anno scorso gli iscritti in prima erano in totale 20. Nella Dante Alighieri di Isola d’Istria i bambini che frequentano la prima classe sono 15 (l’anno scorso 22), mentre nella Vincenzo e Diego de Castro di Pirano la prima classe conterà 8 ragazzi (9 nel 2012).

Per l’elementare italiana di Pirano c’è da segnalare che i lavori di ricostruzione della sede periferica di Sicciole – chiusa da più di un anno – sono in leggero ritardo, per cui gli alunni potranno entrare nel nuovo edificio soltanto dalla fine di ottobre, oppure in novembre.

Tra le medie superiori, il più alto numero di iscritti, ben 20, si registra al Ginnasio Gian Rinaldo Carli di Capodistria. L’anno scorso in prima erano in 7. Al Ginnasio Antonio Sema di Pirano la prima classe conterà 12 ragazzi, due in meno dell’anno prima, mentre i nuovi iscritti nella Scuola media professionale Pietro Coppo di Isola d’Istria – che ha aperto un nuovo indirizzo, quello di tecnico informatico – sono 14. L’anno scorso in prima c’erano 9 allievi.

In tutta la Slovenia, ieri è stato il primo giorno di scuola per 164 mila alunni delle scuole elementari (20.400 gli iscritti nella prima classe) e 77 mila alunni delle medie superiori. Per i più piccoli, in particolare, sono stati organizzati degli spettacoli di benvenuto, e, da ieri e per tutto il mese di settembre, saranno rafforzati i controlli della polizia sulle strade nei pressi delle scuole. Per garantire la massima sicurezza agli alunni è prevista anche la presenza di volontari agli incroci e ai passaggi pedonali.

Particolare attenzione ci sarà proprio a Capodistria, dove l’inizio dell’anno scolastico coincide con l’inizio della fase a gironi dei Campionati europei di basket, per cui si prevede, almeno nelle prossime due settimane, un traffico più intenso del solito. Dal punto di vista pedagogico, la principale novità – peraltro giudicata positivamente dagli insegnanti – è rappresentata dall’introduzione della valutazione numerica dei risultati scolastici già in terza classe elementare. Finora, si cominciava in quarta.

Per il resto, sarà un altro anno scolastico all’insegna della crisi. Sono infatti sempre più numerose, in tutta la Slovenia, le famiglie che hanno difficoltà a garantire ai propri figli tutto l’occorrente per la scuola. Di questo passo, ammoniscono gli osservatori, la buona istruzione, anche a livello di scuole elementari, rischia di non essere più un diritto ma di diventare un privilegio.

Franco Babich
www.ilpiccolo.it 3 settembre 2013

 

 

 

Pirano, la Scuola italiana “Vincenzo e Diego de Castro” (foto www.scuoladecastro.net)

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