FIRENZE – “L’Italia e la Croazia sono legate in modo stretto sin da tempi lontani, e i loro rapporti sono oggi all’insegna dell’amicizia”. Così il presidente del Sabor Vladimir Šeks inaugurando il consolato onorario della Croazia a Firenze – il quinto accanto a quelli di Napoli, Bari, Padova e Montemitro – che va ad allargare la rete di rappresentanze consolari di Zagabria nella penisola appenninica dove operano anche i consolati generali di Trieste e di Milano. Šeks, parlando alla presenza del console onorario Alessandra Fusi e dell’ambasciatore croato in Italia Tomislav Vidoševi´c, non ha mancato di sottolineare l’importante ruolo dei rapporti commerciali – che vedono l’Roma al vertice della classifica dei partner croati –, nonché di quelli avviati nei settori della cultura e dell’istruzione. “Inaugurare un consolato a Firenze, nella culla del rinascimento, in una città la cui tradizione politica, culturale, artistica e scientifica si distingue per la sua ricchezza mi rende particolarmente felice – ha rilevato Šeks –. E la soddisfazione e ancor maggiore se si considera che l’apertura della sede consolare avviene in un momento simbolico. Coincide, infatti – ha osservato –, con le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma, il pilastro su cui poggia l’Unione europea”. E in tema di integrazioni europee un riconoscimento all’Italia e alla sua politica di supporto alle ambizioni croate tese al raggiungimento dell’obiettivo strategico del Paese: l’adesione all’UE. “Desidero ringraziare l’Italia per il coerente e costante appoggio dimostrato alla Croazia nel percorso da questa affrontato per arrivare allo status di Paese membro dell’Unione, un traguardo che spero venga tagliato entro la fine del decennio. Un traguardo per il cui raggiungimento – ha concluso – il sostegno dell’Italia ha un’importanza vitale”.
E in tema di Unione europea si indica che da Firenze Vladimir Šeks raggiungerà Roma dove, su invito del presidente del Senato italiano Franco Marini parteciperà alla cerimonia celebrativa del cinquantesimo“L’Europa politica e il suo ruolo nel mondo in programma a Palazzo Madama. Ad aprire l’iniziativa – che intende coinvolgere i Parlamenti dell’Unione nella comune riflessione sulle vie per progredire nell’integrazione europea – saranno Franco Marini, Fausto Bertinotti, il premier italiano Romano Prodi, il presidente della Commissione UE José Manuel Durao Barroso. Di seguito sono previsti gli interventi di Carlo Azeglio Ciampi, Valéry Giscard D’Estaing, Giulio Andreotti, Jacques Delors, Emilio Colombo e Hans-Gert Poettering che introdurranno il seminario intitolato “Che cosa manca all’Europa?”.(chb)