I rappresentanti della CAN costiera hanno incontrato ieri a Lubiana il ministro della Cultura Uroš Grilc. I temi dell’incontro, richiesto dalla CAN costiera, sono stati diversi, con l’intenzione primaria di esporre la condizione attuale concernente l’ambito culturale della comunità italiana in Slovenia, nonché di fare il punto sul futuro prossimo, ben sapendo che il bilancio dello Stato (ora in discussione in Parlamento) prevede nuovamente tagli nel settore della cultura. Centrale è stato quindi il discorso sul finanziamento.
Da rilevare che all’incontro erano presenti, in rappresentanza della CNI, il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani, il segretario Andrea Bartole ed il direttore f.f. del Centro Italiano di Promozione, Cultura, Formazione e Sviluppo “Carlo Combi”, Kristjan Knez.
Come si rileva in una nota della CAN costiera, Kristjan Knez ha esposto la difficile condizione di gestione del centro culturale “Carlo Combi“ a fronte di fondi statali sempre minori che non garantiscono lo sviluppo di nuovi progetti sminuendo il ruolo dell’ente stesso. Il presidente della CAN costiera, Alberto Scheriani ha sottolineato la necessità di collaborare con il ministero per accedere ai fondi dell’Unione europea in modo da integrare i finanziamenti garantiti dallo Stato, per la quale il ministro Grilc ha dato piena disponibilità.
È stato inoltre toccato anche il tema, ancora caldo, relativo ai programmi di TV e Radio Capodistria, ribadendo nuovamente al ministro la necessità di trovare una soluzione definitiva riguardo alla visibilità, ora solo temporaneamente risolto, chiedendo la collaborazione a livello ministeriale anche con il governo croato e la Regione Istriana (con il cui presidente Valter Flego la CAN costiera avrà a breve un incontro su questo tema).
La CAN Costiera ha espresso preoccupazione per la gestione dei beni storici e culturali, ritenuti una ricchezza per la cultura della comunità italiana, chiedendo di svolgere un ruolo di filtro relativamente alle questioni del territorio nazionalmente misto con particolare riferimento proprio alla gestione dei beni culturali e storici.
Questo tipo di protezione è stato accolto positivamente dal ministro, che lo ritiene sicuramente da inserire nella legge di tutela globale in fase di preparazione. Al termine dell’avvenuto incontro, il ministro Grilc, visibilmente soddisfatto, ha espresso la volontà di aiutare la comunità nazionale italiana mediante il supporto diretto del ministero nei progetti europei per il periodo 2014-2020.
Ma purtoppo nel prossimo biennio lo Stato non può garantire ulteriori fondi per la CNI. Grilc si è inoltre impegnato ad accelerare il lavoro della neocostituita Commissione governativa per le minoranze, confermando il suo interesse per la condizione della comunità nazionale italiana. In questo ambito ha chiesto al presidente della CAN costiera la regolarità semestrale di incontri quali quello di ieri, ritenuto molto proficuo.
(fonte “la Voce del Popolo” 10 ottobre 2013)