Sarà motivo di orgoglio per i fiumani e per le generazioni che verranno. Il nuovo stadio di Cantrida è un progetto ancora in fasce ma ormai l’amministrazione cittadina di Fiume e il proprietario (al 70 per cento) del club calcistico Rijeka, la fondazione Social Sport del petroliere ligure Gabriele Volpi, hanno trovato l’accordo di massima, il quale prevede che i lavori di costruzione comincino nel mese di maggio dell’anno prossimo.
Né il mese, né la data d’inizio dei lavori sono stati ancora fissati, ma si ha comunque la chiara sensazione che l’investitore – la citata Social Sport – voglia bruciare le tappe, dando al capoluogo del Quarnero e ai suoi abitanti una struttura modernissima, in grado di ospitare non solo un Rijeka ospite fisso delle competizioni continentali, ma anche la nazionale della Croazia ed altri eventi di richiamo.
Il presidente del Rijeka e spalla destra di Volpi, il fiumano Damir Miskovic, ha già annunciato che il costo dell’impianto potrebbe toccare i 15 milioni di euro, investimento che quasi certamente subirà ritocchi all’insù trattandosi di un’area sì particolare (un’ex cava in riva al mare) ma molto complicata per simili interventi edili.
Il nuovo stadio sorgerà in luogo di quello vecchio, inaugurato esattamente un secolo fa e diventato leggenda non solo negli ambienti sportivi croati ma anche all’estero. Non per niente Cantrida è apparsa due anni fa nella lista dell’emittente Cnn, che l’ha inserita tra gli otto stadi più caratteristici e attraenti al mondo.
Da quanto è dato sapere, la struttura avrà dagli 11 ai 18 mila posti a sedere e tutti coperti. Sarà disposto “lungocosta”, come quello vecchio e si adagerà in modo naturale sulle rocce dell’ex cava, rocce che sono a strapiombo e tolgono il fiato a chi ammira lo stadio di Cantrida per la prima volta, trovandosi a poche decine di metri dal mare.
Va rilevato che Social Sport ha rifiutato l’ipotesi che il nuovo stadio sia approntato nel quartiere di Rujevizza, nella parte ovest della cinta collinare sovrastante la città dell’aquila bicipite. L’impianto sarebbe stato costruito in questo rione se la Croazia si fosse aggiudicata l’organizzazione dei campionati europei di calcio del 2012, tenutisi invece in Polonia e Ucraina.
In ballo c’era pure il sito del Delta, in pieno centro città, ritenuto unanimemente l’area più bella per costruirvi uno stadio, ma la municipalità ha altre idee e progetti che riguardano il nuovo waterfront, comprendente anche Porto Baross e la zona della Fiumara.
Andrea Marsanich
www.ilpiccolo.it 15 ottobre 2013
Nella cartolina degli anni Trenta lo Stadio di Cantrida