Ha superato indenne due guerre mondiali, il bombardamento della città da parte delle forze alleate nel 1945 e numerosi allagamenti in tempi recenti, ma risulta vulnerabile ai colpi inferti dai vandali, che lo hanno “ferito” due volte dal 2011 a questa parte.
Ci riferiamo all’Arco dei Sergi, costruito a Pola nell’anno 27 avanti Cristo, considerato il terzo monumento per importanza in città dopo l’Anfiteatro romano e il Tempio di Augusto.
Ebbene, durante la scorsa notte i vandali sono purtroppo entrati in azione e hanno divelto dall’asfalto 7 colonnine in pietra collocate al bordo di Piazza Port’Aurea, per far rispettare il divieto di parcheggio, e le hanno fatte rotolare in direzione del vetusto monumento. Una colonnina ha colpito l’arco alla base, causando il distacco di un pezzo dalla grandezza approssimativa di quindici centimetri per venti.
Al mattino i passanti sono rimasti costernati per l’atto inconsulto, atto che offende la storia di Pola. Sul luogo è subito accorso il direttore del Museo archeologico dell’Istria, Darko Komso, che ha parlato di danno inestimabile. «Sì, riusciremo a riattaccare il pezzo staccato, senza troppi problemi, come abbiamo già fatto la volta scorsa – osserva Komso – però rimarrà per sempre il danno a questo capolavoro architettonico. A questo punto, prima che si arrivi a qualche cosa di ancora più grave, dobbiamo chiederci cosa si può fare per tutelare meglio i nostri monumenti». «E’ evidente – dice ancora il direttore museale – che non possiamo fare più affidamento sulla coscienza dei cittadini, per cui si rende necessaria una tutela attiva, come avviene in altre parti del mondo».
Non si è fatta attendere la dura reazione del sindaco Boris Miletic: «Una cosa del genere può essere compiuta solo da persone senza cultura, senza educazione, che non amano e rispettano la propria città». Il sindaco ha auspicato che le forze dell’ordine riescano a individuare e a portare in tribunale i colpevoli, che si ipotizza possa essere un gruppo di adolescenti.
La polizia ha tempestivamente provveduto a compiere il sopralluogo e ha attivato le indagini. Si spera che riesca a individuare e ad arrestare i colpevoli, a differenza di quanto avvenne nel 2011 quando era stata fatta rotolare una sola colonnina che aveva fatto staccare un pezzo di pietra alla base.
All’epoca si pensava che sarebbe stata d’aiuto la videocamera di sorveglianza collocata sulla facciata di un edificio dirimpetto. Invece lo strumento non funzionò e per tale motivo venne rimosso per venir riparato o eventualmente sostituito. Cosa che non avvenne, per cui la videocamera non c’è più.
Una mancanza sicuramente ingiustificabile nei tempi in cui gli occhi elettronici vigilano un po’ dappertutto, dalle banche ai supermercati. Viene allora ironicamente da chiedersi se la vigilanza dedicata agli scaffali di frutta e verdura sia più preziosa di un monumento romano.
p.r. /www.ilpiccolo.it 22 ottobre 2013
Una delle colonnine divelte fatte rotolare verso l’Arco dei Sergi (foto www.radio.hrt.hr)