Si concluderà a febbraio dell’anno prossimo il Progetto SIMPLE (che non significa semplicemente… semplice, ma è acronimo di Strengthening the Identity of Minority People Leads to Equality, ovvero il Rafforzamento dell’identità delle minoranze porta all’uguaglianza), e ieri, in sede di Regione Istriana è stato fatto il punto su quanto è stato realizzato finora. Al tavolo dei lavori la vicepresidente della Regione, Viviana Benussi, la vicesindaco di Parenzo, Nadia Štifanić Dobrilović, e la responsabile del Progetto, Tea Batel. Si è parlato della segnaletica bilingue, della segnaletica interna (sempre bilingue) nelle Case dell’anziano, dei corsi di lingua italiana per i dipendenti della questura e delle Case dell’anziano.
Come ha sottolineato Viviana Benussi nel suo intervento introduttivo, il progetto ha ormai percorso più dei tre quarti di strada: partito a marzo del 2011, si concluderà, come detto, a febbraio del 2014.
SIMPLE è un’iniziativa inedita di cooperazione istituzionale, che mira alla coesione sociale tra gli Stati che si affacciano sull’Adriatico attraverso il rafforzamento dei valori della diversità culturale. Il Progetto è finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico 2007/2013. L’obiettivo fondamentale è quello di definire strategie e approcci congiunti negli Stati dell’Adriatico con l’intento di promuovere la cultura dell’uguaglianza e della non discriminazione come valore fondamentale per la coesistenza pacifica di tutte le persone.
Hanno aderito al progetto amministrazioni pubbliche, minoranze e organizzazioni provenienti dalla Croazia, dall’Italia, dal Montenegro, dall’Albania e dalla Slovenia. SIMPLE, in definitiva, apre all’elaborazione di strategie congiunte per la definizione di sistemi di governance su settori specifici di intervento (multilinguismo, sviluppo locale, scuola ed educazione, informazione e media, violenza e discriminazione contro le donne) e a promuovere la sensibilità etno culturale.
In penisola SIMPLE ha coinvolto, accanto alla Regione, l’UI, amministrazioni locali, nonché le minoranze slovena e albanese. Con una comprensibile dose di orgoglio, la vicezupano ha rilevato che la Commissione europea ha riconosciuto quanto fatto dalla Regione Istriana quale “best projects”, che sicuramente avrà una sua più ampia visibilità e, con qualche correzione e aggiunta potrà diventare format con una più vasta applicazione.
Nell’ambito di SIMPLE, tra i tanti programmi finalizzati a rafforzare le identità culturali, è nata l’Agenzia per il supporto al multilinguismo della Regione Istriana. Ha iniziato l’attività il 10 febbraio di quest’anno ed ha messo su casa nella sede dell’assessorato per la Comunità nazionale italiana e gli altri gruppi etnici (via A. Rismondo 2, Rovigno).
Dell’Agenzia ha detto Tea Batel: “È stata istituita per promuovere il bilinguismo, l’uso pubblico e lo studio della lingua, il perfezionamento linguistico dei traduttori impiegati nelle autonomie locali.” In questo senso si tende alla creazione di una terminologia d’uso unificata. Sarà certamente di aiuto il software, già in uso a 185mila traduttori in tutto il mondo. Questa fetta di progetto interesserà Parenzo, Buie, Dignano, Pola, Verteneglio ed altre autonomie.
“Sono soddisfatta per quanto è stato possibile realizzare nell’ambito del progetto a Parenzo e che si sia partiti proprio da noi”, ha detto la vicesindaco Štifanić Dobrilović. Gli interventi, nel caso, hanno interessato la segnaletica bilingue, manovra che avrebbe richiesto molto tempo e soldi. Sono stati sistemati 51 segnali stradali. Così, Bonaci è anche Bonazzi, Rupeni – Rupena, Montižana – Montisana.
Nel totale, su tutto il territorio peninsulare, sono state poste 138 tabelle (Verteneglio, Buie, Umago, Grisignana, Portole, Pola, Valle, Rovigno, Montona, Visignano, Lisignano e Parenzo) e sono state tradotte 2mila cartelle di scritti per 33 istituzioni del territorio. L’Istria ha avuto da SIMPLE 170mila euro.
E adesso? Adesso ci saranno i corsi di lingua: si svolgeranno in questura per i dipendenti della Questura, appunto, e a Pola, Rovigno e Cittanova per i dipendenti delle Case dell’anziano. In tutto si faranno 5 corsi.
Viviana Benussi, ricordando che in penisola in alcune scuole è già stato introdotto lo studio della lingua albanese, ha annunciato l’introduzione dello studio dello sloveno nelle scuole elementari e medie superiori per la minoranza slovena.
E mentre sta per spegnersi la durata del progetto SIMPLE, già si guarda a una sua continuazione.
Carla Rotta
“la Voce del Popolo” 22 ottobre 2013