ZAGABRIA | Tutte le strade portano al bilinguismo. Stando a quanto riportato ieri sul portale informativo Jutarnji.hr nei prossimi mesi le Hrvatske ceste potrebbero iniziare ad affiggere le targhe segnaletiche bilingui in tutte le Regioni, Città e Comuni i cui statuti sanciscono l’uso paritetico della lingua croata e della lingua e della scrittura delle minoranze nazionali.
Ciò significa che in Istria saranno affisse targhe con la dicitura croata seguita da quella italiana. In alcune aree della Baranja e della Slavonia la toponomastica croata sarà succeduta da quella ungherese, mentre in altre zone del Paese i nomi croati delle località saranno seguiti dalla traduzione in serbo o più correttamente saranno indicati con i caratteri dell’alfabeto cirillico. Le targhe in questione dovrebbero sorgere all’ingresso delle unità di autogoverno a livello regionale e locale i cui Statuti contemplino il bilinguismo.
Al momento la materia sarebbe allo studio degli esperti delle Hrvatske autoceste che starebbero vagliando gli statuti delle Regioni, Città e Comuni per comprendere dove sarà necessario aggiornare la segnaletica stradale. Si presume che lo studio in questione potrebbe essere pronto entro qualche mese. Di conseguenza le prime targhe bilingui potrebbero apparire lungo le strade della Croazia entro l’estate prossima.
Il principale gestore della rete autostradale croata, l’HAC ONC ha invece fatto sapere che non ha previsto nessun aggiornamento delle segnaletica stradale. Infatti, stando al parere del suo ufficio legale lo status della segnaletica situata lungo le autostrade non richiede l’adeguamento al bilinguismo. Un’interpretazione della legge che non coincide con quella di un altro gestore della rete autostradale croata, la Bina Istra. Lungo molti tratti dell’Ipsilon, difatti, già da diversi anni sulle insegne stradali i nomi delle località sono indicati sia in croato sia in italiano.
da La Voce del Popolo del 31 ottobre 2013