Risponde il direttore del quotidiano veneto, Roberto Papetti, a Maria Grazia Pieri Selle, figlia di profughi istriani. «Purtroppo nel nostro Paese una parte di opinione pubblica continua ad essere vittima di una visione manichea delle vicende che, in particolare, segnarono la fine dell’ultima guerra mondiale e il dopoguerra. C’è un’irriducibile incapacità, rafforzata da anni di storiografia monocorde, a fare i conti in modo equilibrato ed equanime con i drammi e gli errori che, da tutte le parti, contraddistinsero quella tragica stagione».
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