«Il futuro ha due dimensioni, io credo. La prima è nazionale: il governo italiano intende assumere, in accordo con i rappresentanti delle Associazioni degli esuli, decisioni che permettano di superare le pendenze della storia e di rendere stabile la Memoria». «La seconda dimensione è europea. Lo dico davanti al Presidente Napolitano, che ha intuito per primo le potenzialità del riavvicinamento, attraverso l’Europa, fra Italia, Croazia e Slovenia. L’incontro di Trieste, nel luglio 2010, non è rimasto un incontro. Ha segnato la volontà politica, umana, culturale, di ritrovarsi. Di ritrovare, nell’Adriatico, uno spazio comune, impedendo così che le nuove generazioni restassero ostaggio delle drammatiche lacerazioni del passato».
Sono due passaggi dell’intervento del Vice Ministro degli Esteri Marta Dassù, al link