Ecco un definitivo riepilogo delle iniziative assunte nel bolognese dal Comitato provinciale, in parte in accordo e con la collaborazione delle istituzioni, in parte sollecitate da alcuni Comuni della Provincia, molte rivolte alle scuole. Il calendario ogni anno è sempre più ricco di appuntamenti, anche perché si raggiunge sempre qualche nuovo traguardo che va a sommarsi ai precedenti e, in termini di dedicazione di luoghi (rotonde, vie, cippi, monumenti), Bologna e Provincia contano ormai un numero ragguardevole di siti che ricordano i Martiri delle Foibe, o personalità di spicco delle vicende del confine orientale. Come la martire Norma Cossetto, cui è stato di recente dedicato un Giardino nel Quartiere San Vitale, inaugurato con la partecipazione della presidente del Quartiere, Simona Naldi, del presidente Comitato Anvgd, Marino Segnan, del consigliere regionale Alberto Vecchi e di consiglieri del quartiere, aderenti all’Associazione e cittadini.
In ogni luogo una delegazione dell’Anvgd porta una corona o un mazzo di fiori tenendo vivo il ricordo di questa parte della storia italiana tanto negletta. Il periodo dedicato al «ricordo» è stato inaugurato dalla mostra «Le vicende delle terre dell’Adriatico orientale». Per la prima volta Palazzo d’Accursio, in Piazza Maggiore, sede del Consiglio comunale ha ospitato una mostra dedicata questi temi. L’iniziativa ha suscitato molto interesse anche per il linguaggio chiaro e divulgativo con cui erano raccontate complesse e drammatiche vicende storiche. Come di consueto le commemorazioni sono state inaugurate domenica 9 dalla deposizione di una corona d’alloro sulla lapide, posta al primo binario della Stazione Centrale di Bologna, che ricorda il passaggio del treno che portava gli esuli nelle varie città di destinazione. Sono seguite iniziative analoghe alla Rotatoria Martiri delle Foibe, in via Cristoforo Colombo, e nel Giardino Martiri dell’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia, dove si è svolta una solenne cerimonia alla presenza dei Gonfaloni di Comune di Bologna, Provincia e Regione, e delle Associazioni d’Arma, sempre presenti nei momenti più solenni. Diversi rappresentanti di Comune, Provincia e Regione hanno partecipato alla commemorazione nel vicino Teatro San Gioacchino. Ad essa ha partecipato anche la Corale Anvgd.
Lunedì 10 febbraio è stata una giornata particolarmente ricca d’appuntamenti. Al mattino, nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo d’Accursio, presente il Consiglio Comunale in seduta solenne per celebrare il Giorno del Ricordo, dopo il saluto di Marino Segnan, Raul Pupo, docente di Storia contemporanea nell’Università di Trieste, ha tenuto un’interessante relazione davanti a numerosi presenti e agli allievi degli istituti superiori Itis “Belluzzi”, “Salesiani” e “Archimede” di San Giovanni in Persiceto. A mezzogiorno cerimonia a San Lazzaro di Savena, al Monumento Martiri delle Foibe inaugurato due anni fa, presenti diverse autorità. Nel pomeriggio, davanti al Consiglio provinciale riunito in seduta solenne, è intervenuto Giuseppe Parlato dell’Università Internazionale di Roma. Sabato 15, al Poliambulatorio Max Ivano Chersich, in via Beroaldo (ex Villaggio giuliano), è stata deposta una corona d’alloro in ricordo degli esuli e del Villaggio che li ospitava, con la presenza del presidente del Quartiere San Donato, Simone Borsari, del presidente del Comitato Segnan, di vigili urbani in alta uniforme, autorità civili e militari, esuli e cittadinanza e la banda della scuola media Fabio Besta.
In provincia
Altre iniziative si sono svolte nei comuni di San Giovanni in Persiceto (commemorazione nella sala consigliare con la presenza dei consigli comunali di Anzola Emilia, Crevalcore, Sant’Agata Bolognese e Calderara di Reno, discorso del presidente Segnan e del professor Fabio Todero); Casalecchio di Reno (lettura di brani tratti da volumi scritti da nostri autori, all’Istituto Superiore “Leonardo da Vinci”); Meldola (Provincia di Forlì) e Monte San Pietro (proiezione del dvd «Esodo»); Quattro Castella (Reggio Emilia), dove riposano le spoglie di Graziano Udovisi, unico sopravvissuto alle foibe, con consegna delle targhe a ricordo di Graziano Udovisi a Guido Rumici e all’assessore all’Istruzione Marinella Cavecchi, nella sala del Consiglio Comunale alle presenza delle autorità e allievi degli Istituti scolastici a cura del Comitato Anvgd e della famiglia Udovisi); Imola, con la deposizione corona d’alloro Giardino Martiri delle Foibe; Zola Predosa, nella casa delle Associazioni, intitolazione della sala conferenze ai Martiri delle Foibe, con la presenza della vicesindaco Simona Mastrocinque, dell’assessore alla cultura Giuseppe Buccelli, del presidente Segnan ed esposizione della mostra «Le vicende delle terre dell’Adriatico orientale».
Il concerto
O mia patria sì bella e perduta…: questo il titolo del Concerto del Giorno del Ricordo promosso dal Comitato e svoltosi domenica 16 marzo, al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna. Nella bella Sala eventi del prestigioso Museo, ospitato dall’ottocentesco Palazzo Sanguinetti nel cuore della città, di fronte ad un pubblico numerosissimo (la Sala non è riuscita a contenere tutti), ha cantato il Coro di San Michele in Bosco-Anvgd, diretto da Alberto Spinelli, con Paolo Passaniti, pianoforte, che ha la particolarità di annoverare tra i cantori diversi figli e nipoti di esuli (li citiamo: sono Maurizio Brizzi, Laura Campanacci, Paolo Passaniti, Chiara Sirk). Il programma prevedeva musiche tra Otto e Novecento, muovendosi dal tardo-romanticismo brahmsiano, ai cori delle opere verdiane, fino al raffinato Cantique de Jean Racine di Gabriel Fauré. Alle sole voci femminili era affidato il brano La Carità di Gioachino Rossini, mentre Lizzie Harré, giovanissimo soprano neozelandese che sta trascorrendo un anno di studio a Parma, ha ripreso Fauré in Après un rêve. Non è mancato Va’ pensiero, che racconta tutta la tristezza per una patria «sì bella e perduta», esperienza che gli esuli hanno vissuto e non dimenticano.
Alcuni brani strumentali si sono alternati a quelli vocali: il duo Passaniti-Spinelli ha eseguito l’elegante Finnländische Volksweisen, Op. 27 n. 2 in fa minore di Ferruccio Busoni, mentre Andrea Corridoni ha eseguito un Notturno pieno di struggente pathos di Fryderich Chopin e Alberto Spinelli ha proposto l’intensa Polacca in mi bemolle minore op. 27 n. 2 sempre del compositore polacco. Ha chiuso il programma la Sonata in do maggiore per flauto e pianoforte di Gaetano Donizetti, nella virtuosistica e appassionata interpretazione del flautista Claudio Ortensi.
L’iniziativa, giunta alla terza edizione, mai come quest’anno ha riscontrato un grande successo di pubblico e un entusiastico apprezzamento. «La musica – ha detto il direttore Alberto Spinelli – è un mezzo straordinario per dare una testimonianza di civiltà, per conservare la memoria di un evento, per non dimenticare. Sentiamo che questo concerto porta un importante messaggio che speriamo arrivi soprattutto a chi di quanto successe a Fiume, in Istria e Dalmazia, appena finita la Guerra, non sa nulla. Per questo siamo contenti che il pubblico sia intervenuto così numeroso: chissà quante persone hanno scoperto una pagina di storia che non conoscevano».
Il Coro di San Michele in Bosco-Anvgd, sempre favorevole ad impegnarsi per situazioni di solidarietà, ha anche ottenuto un grande apprezzamento domenica 11 maggio, nella chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano, in un concerto a favore dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare (Uildm), sezione di Bologna, nel corso del quale ha proposto una scelta di musiche sacre polifoniche di Bach, Benedetto Marcello, Giuseppe Orazio Pitoni, Rossini, Gabriel Fauré e di brani organistici di Johann Pachelbel. Il folto pubblico che riempito la navata della chiesa piena ha lungamente applaudito l’esecuzione.
Chiara Sirk