A 55 anni dalla morte, i discendenti di Carlo De Carli – la figlia Romana, scrittrice storica, e il nipote Franco, colonnello dell’Esercito – hanno ricevuto in Consiglio regionale un riconoscimento a ricordo di quanto fece l’irredentista polesano nel corso della sua vita. A consegnarlo, il presidente Franco Iacop assieme al consigliere Rodolfo Ziberna, che è anche vicepresidente dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, l’organismo più rappresentativo dell’esodo dall’Istria, Fiume e Dalmazia. Ziberna ha ricordato la figura di De Carli, nato a Pola nel 1888 da genitori operai; crebbe accompagnato da spirito patriottico e irredentista e con l’amore per l’Italia che mai l’abbandonò. Fu tra i fondatori della Giovane Pola, movimento d’ispirazione mazziniana e per le sue imprese audaci e provocatorie conobbe più volte le prigioni e i campi di concentramento austriaci, che però non piegarono mai il suo spirito fiero e il suo carattere refrattario a ogni compromesso. Il suo sogno tricolore però si infranse definitivamente nel secondo dopoguerra quando, nel 1947, partì da Pola per non farvi più ritorno. Morì a Trieste il 12 marzo 1959.
Nell’immagine, un momento della commemorazione. Al centro il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop (foto www.regione.fvg.it)
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