Non piace agli antifascisti la lettera che il Centro per la cultura giuliano dalmata di Luciano Rubessa ha inviato a tutte le scuole bresciane invitandole a celebrare, con l’ausilio di esponenti e materiali dell’associazione, il Giorno del Ricordo che il 10 febbraio farà memoria in tutta Italia della tragedia delle foibe e dell’esilio delle comunità italiane dal confine orientale dopo la Seconda guerra mondiale. Da Botticino Adriano Moratto, figlio di una delle sfortunate famiglie di profughi e ora portavoce del «Gruppo di ricerca storica sul Giorno del Ricordo», denuncia il «tentativo di riscrivere quel dramma attraverso fantasiose ricostruzioni storiche abilmente infarcite da richiami alla pace e citazioni della Resistenza fuori luogo, ora riproposto pure con il pretesto del centenario della Prima guerra mondiale».
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