E’ per non dimenticare i massacri delle foibe e l’esodo istriano, fiumano e dalmata, che nei primi giorni di febbraio, è stata inaugurata la Casa del Ricordo, nel cuore di Roma (in via di San Teodoro 72). Gestita dal Comitato Provinciale di Roma dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e dalla Società di Studi Fiumani, la struttura diventerà un luogo fondamentale per l’organizzazione e la catalogazione degli archivi cartacei, fotografici e filmografici delle associazioni, in cui sarà possibile fruire del patrimonio bibliografico relativo alla vicenda dei profughi. «La comprensione dei fenomeni storici ci aiuta ad essere cittadini e a capire quanto avviene oggi nel mondo – ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della conferenza stampa di inaugurazione – Il germe del non rispetto dell’identità non solo non è morto, ma si ripropone quotidianamente. Per questo quando nel 2004 fu istituita la Giornata del Ricordo, fu un fatto storico per l’Italia: c’è infatti un tributo di verità che dobbiamo continuare a pagare per il silenzio che, per decenni, ha nascosto la tragedia dell’esodo e delle foibe. Per le istituzioni è stata l’occasione di farsi carico di una nuova coscienza. L’iniziativa di Roma Capitale è stata molto forte e come Regione abbiamo fatto e faremo la nostra parte. Accompagneremo le attività della Casa, è il solo modo di essere coerenti». Pur ospitando, fin da febbraio, incontri, mostre, convegni, presentazioni di libri e proiezioni, l’apertura al pubblico della Casa del Ricordo è prevista per gli inizi di marzo, per quattro giorni alla settimana.
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