Una cerimonia in sale diverse, in una divisione del mondo degli esuli anche in questo contesto, all’interno della Camera dei Deputati. Gli eletti hanno seguito la cerimonia nella Sala della Regina, gli altri relegati davanti agli schermi, come stare sul divano di casa propria. Se la simbologia ha un senso, questo non è un messaggio positivo e ha sollevato molte proteste, almeno delle centinaia di persone di fatto escluse. Superato il primo momento di disagio, tutti si sono concentrati sulla cerimonia, fedeli a un rigore che è nel DNA della nostra gente. Presenti alla cerimonia anche l’onorevole Furio Radin, in rappresentanza dell’Unione Italiana e Fabrizio Somma e Alessandro Rossit, a nome dell’Università Popolare di Trieste. In apertura il discorso di Lucia Bellaspiga, figlia di esuli da Pola, giornalista che si sta spendendo per la causa del Giorno del Ricordo in un impegno che dura tutto l’anno anche come consigliere del Libero Comune stesso.
LEGGI L’ARTICOLO