Per troppo tempo le sofferenze patite dagli italiani giuliano-dalmati con la tragedia delle foibe e dell’esodo hanno costituito una pagina strappata nel libro della nostra storia. Non c’è nessun futuro se si dimentica il passato. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva ricordato le vittime delle foibe e l’esodo degli italiani giuliano-dalmati nel corso del Giorno del Ricordo celebrato a Montecitorio lo scorso 10 febbraio. Tante manifestazioni, legate da un filo invisibile e con un obiettivo comune, sono state organizzate nel corso degli scorsi giorni. Anche Ruvo, forte dei suoi cittadini, onora le diecimila persone che, negli anni drammatici a cavallo del 1945, sono state torturate e uccise: si terrà infatti nella giornata di giovedì 26 febbraio alle ore 10.00 presso Palazzo Caputi la “Giornata del Ricordo dei Martiri delle Foibe”. La conferenza organizzata dall’amministrazione comunale è nata da una richiesta del “Comitato 10 febbraio” e dall’Associazione Nazionale Bersaglieri. Alla conferenza interverranno Michele Pellicani, Presidente “Comitato 10 Febbraio”, il Sindaco di Ruvo di Puglia Vito Nicola Ottombrini, il Primo cittadino di Terlizzi Ninni Gemmato, il Presidente Associazione Nazionale Bersaglieri – Sezione di Ruvo di Puglia, Ferdinando Damiani, il Rappresentante esuli Bari – Bat, Prof. Dicuonzo, il Prof. Pietro Izzo e il giornalista de “Il Giornale” Dott. Fausto Biloslavo. Una “Giornata del Ricordo” anche a Ruvo, nel rispetto e commemorazione di tutti quegli italiani brutalmente ammassati nelle cavità carsiche tra il 1943 e il 1945.
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