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Cristicchi al Coccia: “Ecco l’esilio degli istriani. Come i profughi di oggi” (La Stampa 20mar15)

 

Come un minatore tiro fuori da sotto terra le vite dei dimenticati. È un modo nuovo di raccontare la Storia a teatro». Così Simone Cristicchi dice di «Magazzino 18», spettacolo che stasera alle 21 presenta al teatro Coccia di Novara (biglietti: da 15 a 30 euro; prevendite: www.fondazioneteatrococcia.it). Domani alle 10 lo riproporrà per le scuole e incontrerà gli studenti. È un’iniziativa che si inserisce nel progetto «Cultura e aree Urbane – Sistema culturale e Casa Bossi» finanziato da Fondazione Cariplo.

Cristicchi, da cosa nasce «Magazzino 18»?

«È un percorso iniziato nel 2010, quando ho debuttato con “Li romani in Russia”: un avvicinamento al teatro di narrazione. Un successo e 200 repliche. Ho capito che quella era la strada: unire il teatro civile al mio mondo cantautorale. Nasce così il musical civile, come l’abbiamo chiamato con il regista Antonio Calenda: c’è il testo che ho scritto con Jan Bernas e c’è una struttura musicale con canzoni inedite scritte da me eseguite dal vivo. Al Coccia sarò accompagnato dal Coro delle voci bianche dell’Accademia “Langhi” di Novara, diretto da Alberto Veggiotti».

 

LEGGI L’INTERVISTA

http://www.lastampa.it/2015/02/26/edizioni/novara/spettacoli/cristicchi-al-coccia-ecco-lesilio-degli-istriani-come-i-profughi-di-oggi-FoAqBDty82fixP3b0PayiO/pagina.html

 

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