Semmai fosse servita un’altra dimostrazione che ci sono ancora morti di serie A e di serie B, ieri il Pd in Regione si è prima rifiutato di votare (con Lista Ambrosoli e grillini) la «condanna» al presidente di Zona 3 Renato Sacristani che aveva rifiutato il minuto di silenzio per i martiri delle foibe nella Giornata del Ricordo istituita per legge, ma ha poi protestato perché la Regione ha risposto che i tagli al bilancio non permettono fondi per iniziative da aggiungere a quelle ufficiali per i settant’anni della Liberazione. Due pesi e due misure. Come era già chiaro quando il consigliere Pd Onorio Rosati si era rifiutato di partecipare alla Giornata del ricordo nell’aula del consiglio. Ieri un’altra brutta pagina con il Pd che, presente anche il coordinatore Alessandro Alfieri, non ha votato la mozione del consigliere Luca Ferrazzi (Lista Maroni) per «esprimere vicinanza agli esuli giuliano, dalmati e istriani e a tutte le famiglie delle vittime delle foibe» e «viva e vibrante condanna per l’operato del presidente Sacristani» invitato a compiere un «atto, anche simbolico, di riconciliazione» dopo «le sue dichiarazioni al limite del negazionismo». Perché, secondo Ferrazzi, fu proprio Sacristani a «negare quel minuto di silenzio parlando di «fatti ancora troppo controversi» e preferendo un ricordo di «tutte le vittime, anche jugoslave».
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