Francesco Grana, vaticanista de Il Fatto, raggiunto da IntelligoNews, commenta le frasi di ieri [12 aprile, ndr] del Papa che hanno creato il caso diplomatico tra la Città del Vaticano e la Turchia, pronta a richiamare l’ambasciatore presso la Santa Sede.
Le parole del Papa sul genocidio degli armeni hanno avuto una grande risonanza. Qual è il suo giudizio?
«La posizione della Santa Sede è la stessa di 14 anni fa di Giovanna Paolo II. Non è cambiato nulla, Papa Francesco ha aggiunto solo che dopo questo genocidio, il primo del XX secolo, ce ne sono stati altri due, ad opera del nazismo e dello stalinismo, aggiungendo il quarto genocidio, quello della persecuzione dei cristiani nel XXI secolo, un tema abbastanza ricorrente su cui il Papa si sta battendo molto».
Quindi è stato dato un eccessivo risalto mediatico?
«Non direi perché comunque è la prima volta che Francesco parla di genocidio, quindi è una notizia molto importante. La posizione della Santa Sede però non è cambiata, è rimasta sempre la stessa».
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