Sono stati illustrati giovedì pomeriggio [23 aprile, ndr] i risultati del progetto “Shared Culture”, finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013. L’iniziativa è stata incentrata sulla valorizzazione e promozione del patrimonio culturale condiviso nell’area transfrontaliera italo-slovena, soprattutto per quanto concerne il legame con il lascito della Repubblica di Venezia. Ai fini di aumentare la conoscenza e la fruibilità di queste ricchezze, nell’ambito delle attività progettuali sono state realizzate una serie di ricerche e analisi in alcuni siti dei due territori. Per quanto concerne Capodistria, di grande interesse i lavori a Palazzo Baseggio. Come emerso dalla presentazione del capo progetto, Aleksander Panjek, del Centro di ricerche scientifiche dell’Università del Litorale, la denominazione più corretta potrebbe essere Palazzo Gravisi-Tiepolo, essendo le due casate quelle che, in base alle fonti storiche (con la meticolosa ricerca portata avanti da Salvator Žitko), avrebbero maggiormente contribuito all’attuale aspetto dell’edificio. Non che gli altri nomi siano privi di fondamento, bensì sono posteriori. Per questo e altri dettagli, è di prossima uscita il volume “I segreti di Palazzo Gravisi-Tiepolo”, curato da Panjek e da Urška Železnik.
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