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Una Festa della Liberazione meno ideologica segna la fine del bipolarismo (La Stampa 27apr15)

 

Il leader della Lega, Matteo Salvini, non ha festeggiato il 25 aprile perché «chi ricorda il passato tace sul presente con l’Italia affamata dall’Unione sovietica europea e occupata da un’immigrazione di massa». Ci fu un tempo, all’inizio del bipolarismo, in cui Umberto Bossi ci teneva all’antifascismo leghista, e a Milano faceva ingresso in una piazza che voleva a cacciarlo a calci. Qualcuno ricorderà Gianni Pilo, pioniere del sondaggismo berlusconiano, ritto e fiero mentre sinceri democratici gli sputavano in faccia. Silvio Berlusconi era il Cavaliere Nero per l’alleanza con il Movimento sociale di Gianfranco Fini, e un anno lo si insultava perché era rimasto a casa e l’anno dopo lo si insultava perché era salito sul palco, abusivo della Liberazione.

 

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http://www.lastampa.it/2015/04/26/italia/cronache/se-la-festa-prtporter-segna-la-fine-del-bipolarismo-KuorNuQYam7lgqOYH4YNcK/pagina.html

 

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