Il 23 maggio 1915 l’Italia dopo essere uscita dalla triplice alleanza con Austria e Germania, dichiara guerra alla due potenze non più amiche. Possiamo chiamarlo un voltafaccia o dietro c’è qualcosa di più nobile?
Quando si cerca qualcosa di più nobile – ci dice Mieli –, volendo lo si trova sempre. Certo fu una svolta molto importante e per molti versi inattesa, nel senso che l’Italia era già uscita dall’Alleanza un mese prima col Patto di Londra col quale si era alleata, all’insaputa del Parlamento e della pubblica opinione, con Francia e Inghilterra. E questo dopo mesi di neutralità, quella sì giustificata, poiché la Triplice Alleanza prevedeva l’entrata in guerra a fianco degli alleati solo in caso di aggressione, che certo non fu la guerra innescata unilateralmente dall’Austria nell’agosto del 1914 contro la Serbia dopo l’uccisione a Sarajevo dell’arciduca Francesco Ferdinando.
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