Sergio Endrigo, cantautore istriano fra i più profondi della prima generazione, oltre che di canzoni molto intense e malinconiche fu autore – con il poeta Gianni Rodari – di colorati, poetici titoli per l’infanzia: rimasti nell’immaginario scolastico e dunque destinati ad essere tramandati, al contrario purtroppo del suo repertorio principale. Restano in qualche memoria solida i pezzi adulti – Viva Maddalena, Io che amo solo te, Lontano dagli occhi o Canzone per te – mentre vivono di vita eternamente fresca brani che ognuno di noi ha cantato da grande e da piccolo, «la casa molto carina senza soffitto senza cucina», o quell’albero che per farlo Ci vuole un fiore.
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