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Il Piccolo – 010407 – No sloveno agli Esuli europei

TRIESTE – L’Unione europea degli esuli e degli espulsi in Europa è una realtà. Ieri, al termine della tre giorni che da giovedì ha richiamato a Trieste i delegati di 48 associazioni di esuli, provenienti da ogni angolo del Vecchio Continente, è stata sottoscritta all’unanimità quella che il presidente dell’Unione degli istriani Massimiliano Lacota ha definito la Dichiarazione di Trieste. Il documento è il primo atto verso la definizione di uno Statuto del nuovo organismo «i cui vertici – ha precisato Lacota – saranno scelti prima della fine dell’anno». Nelle tre giornate si è cercato d’individuare lo strumento più efficace per «dare voce ai milioni di cittadini dell’Europa costretti in passato ad abbandonare le proprie terre d’origine e decisi oggi a rivendicare con forza i propri diritti». Obiettivo è di cercare di ottenere «rispetto, riconoscimento dei diritti e restituzione di quanto è stato perduto e sottratto». «Tutto – ha affermato il presidente dell’Unione degli istriani – dovrà essere fatto percorrendo strade rigorosamente lecite e legali». «Con il Congresso – aggiunge Lacota – abbiamo approvato una bozza di Statuto della nuova Associazione europea degli esuli, sorta di organismo
sindacale, in grado di portare avanti azioni legali e giuridiche in tutt’Europa. Contiamo su sei milioni di aderenti, quasi tutti di Paesi membri dell’Ue. Potremo con tale forza interagire nei rapporti tra Stati per evitare che, a 60 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, il tappeto della vergogna impedisca ancora una volta agli esuli di avere giustizia». L’Associazione espulsi della Slovenia (Drustvo Izgnancev Slovenije 1941-45) ha respinto la decisione dell’Unione europea esuli di presentarsi come portavoce di tutti. Il sodalizio raccoglie 17.200 espulsi ed esuli ancora viventi.

u.s.

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