Il 14 novembre si è svolto a Trieste, nella sede di via Milano n. 22, l’Esecutivo della Federazione delle Associazioni degli esuli Istriani Fiumani e Dalmati. Insieme al Presidente Antonio Ballarin, erano presenti Renzo Codarin, Presidente A.N.V.G.D., Manuele Braico, Presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane, Guido Brazzoduro, Presidente del Libero Comune di Fiume in Esilio, Tullio Canevari, Presidente del Libero Comune di Pola in Esilio, Franco Luxardo, Presidente del Libero Comune di Zara in Esilio, Davide Rossi, Consigliere di Coordinamento Adriatico, Stefano Nedoh, Delegato per la gestione delle rendicontazioni dei progetti ex Legge 72/2001 e s.m., Giorgio Varisco, Segretario Generale della FederEsuli e Nadia Giugno, Programme Officer per la Presidenza della FederEsuli.
Nella sua relazione il Presidente, Antonio Ballarin, ha espresso grande apprezzamento e piena soddisfazione per i recenti successi della Società Dalmata di Storia Patria di Venezia, guidata da Franco Luxardo, la quale, a distanza di pochi mesi e per mezzo di collaborazioni di ampio respiro culturale, ha pubblicato due pietre miliari nella storia dell’esilio giuliano-dalmata:
Scritti sulla Dalmazia, tre volumi dell’opera omnia dello storico Giuseppe Praga edito in collaborazione col Centro di Ricerche Storiche di Rovigno;
Gli italiani di Dalmazia e le relazioni italo jugoslave del Novecento, di Luciano Monzaliedito da Marsilio, oggetto dell’odierna presentazione, tenutasi presso il Museo della Cultura istriana, fiumana e dalmata di Trieste.
Durante l’Esecutivo il Presidente Ballarin ha precisato come tali pregevoli iniziative siano la riprova della vitalità e dell’intelligenza, oltre che dello spessore politico e culturale, di cui sono capaci le nostre Associazioni.
Nel prosieguo della riunione, Ballarin si è soffermato sulla ricorrenza del 40° anniversario dell’infausto Trattato di Osimo, per il quale gli esuli chiedono ancora giustizia. Fu allora che si quantificò in 110 milioni di dollari USA l’entità del risarcimento che la Jugoslavia doveva all’Italia per i beni degli esuli istriani provenienti dalla Zona B. Durante la discussione è emerso come questo ‘tesoretto’, di cui l’Italia è ancora a credito, ingolosisce chi deve far quadrare i conti del bilancio dello Stato. Per questo motivo, l’istituzione di una Fondazione, da costituire anche con tali fondi, non potrebbe che avere la finalità di raccogliere le diverse anime del mondo degli esuli all’interno in una struttura dotata della giusta e necessaria personalità giuridica per compiere un atteso salto di qualità.
Un altro scottante argomento trattato ha riguardato ciò che accadrà nel 2016 per l’attuazione della Legge sul Giorno del Ricordo. Infatti, ad oggi, non è dato sapere se le richieste per il riconoscimento dell’onorificenza ai congiunti degli infoibati verranno accolte. Esistono emendamenti e proposte di legge alle quali, fino ad ora, non è stata fornita alcuna risposta, nonostante le molteplici sollecitazioni sottoposte al Governo da parte della FederEsuli.
Infine, i lavori dell’Esecutivo si sono focalizzati sul rifinanziamento della legge 72/2001 e s.m., inserito nella Legge di stabilità in discussione in questi giorni al Parlamento. Sono state presentate due proposte di proroga, una da parte della maggioranza ed un’altra da parte dell’opposizione, identiche nel contenuto, delle quali la Commissione Bilancio del Senato ne hanno sancito l’ammissibilità. Dunque, l’iter è stato ben avviato, ma è stato ribadito come sia indispensabile un attento monitoraggio dei prossimi passaggi parlamentari, al fine di garantire alle nostre Associazioni la sopravvivenza economica per le annualità 2016-2018.