Definito una mancia…da La Notizia.Il Giornale.it il sostegno nella Legge di Stabilità 2016 alla Società di Studi Fiumani-Archivio Museo di Fiume e all’IRCI. Forse perché siamo italiani?
Dal sito www.lanotiziagiornale.it
Nella manovra regali per tutti. La Stabilità presa d’assalto dalle mance elettorali
articolo di Carmine Gazzanni
(…) LA MANCIA SFRECCIA
Ma siamo solo all’iniizio del nostro lungo viaggio. Altro respiro, altra corsa. Tra i vari emendamenti, infatti, spuntano come funghi mance ad associazioni, enti e fondazioni. Andrea Ferro, ad esempio, ha pensato alla collega di partito Giovanna Melandri, presidente del Maxxi, cui andrà mezzo milione. Il dem Marco Fedi, invece, ha rivolto un pensiero (e denaro) alla società Dante Alighieri di Gianni Letta, cui andranno 100 mila euro. Piccolo particolare: la società è già foraggiata dalla Farnesina con circa mezzo milione all’anno poiché considerato ente internazionalistico. È stato poi direttamente il Governo a prevedere un finanziamento di ben 17 milioni per lEso, un organo che si dedicherà alle interessantissime ricerche astronomiche nell’emisfero australe. Ma non è finita qui. Perché tra gli emendamenti spuntano 3 milioni per l’acquacoltura e uno anche per il Club Alpino Italiano. Chi ci avrebbe potuto pensare se non Roger De Menech (Pd), in passato vicepresidente del Parco delle dolomiti bellunesi. Senza dimenticare l’aiutino di Saverio Romano all’Eurispes, ente privato che si occupa di studi politici, cui andrà un altro milione di euro. Che dire, ancora, del pensiero che Fabio Rampelli ha avuto per l’Istituto regionale per la cultura istriano-fiumano-dalmata cui andranno 70 mila euro. Esattamente quanto andrà anche alla Società di studi fiumani: altri 70 mila euro. Le minoranze, d’altronde, sono importanti. E allora ecco che, accanto a questi fondi, se ne prevede un altro per la comunità degli esuli italiani di Istria e Fiume. Non si sa mai. Finita qui? Certo che no. C’è chi ha pensato anche alla cultura musicale e artistica. E così andranno, grazie ad altri specifici emendamenti che corrispondono ad altre specifiche manine, 4 milioni alle accademie di belle arti non statali e un milioni per cori e bande. E per chi ama lo sport? Niente paura: ecco la norma per sostenere le spese per l’organizzazione e la gestione del GP d’Italia di Formula 1. Senza nemmeno il quantum preciso. Fantastico. (…)
Egregio direttore Gaetano Pedulla,
con nostro sommo rammarico leggiamo nella sua testata di informazione online l’articolo del 18.12.2015, a firma di Carmine Gazzanni che il sostegno dato con emendamento da parte di Fabio Rampelli alla Società di Studi Fiumani e all’Istituto Regionale per la Cultura Istriana IRCI di Trieste viene volgarmente definito una mancia. Comunichiamo che tale emendamento di Euro 70.000, per soli tre anni, è stato presentato da altre personalità politiche che sostengono il Governo stesso (on. Rosato). Tale somma, se verrà confermata, servirà a completare la catalogazione di oltre 7.000 volumi online di storia taciuta delle terre fiumane, istriane e dalmate e l’ordinamento di un archivio di oltre 80.000 documenti dell’esodo fiumano, istriano e dalmata, nonché a mantenere aperto alle scuole e ai ricercatori l’Archivo Museo di Fiume unico sito, al di fuori di Trieste, presente in Italia ed in grado di documentare la storia taciuta di oltre 300.000 italiani cacciati dall’allora Jugoslavia di Tito con una mostra permanente.
Non si tratta di un privilegio tale contributo ma di un dovere morale e storico sancito dalla legge n.92/2004 nota come “Il Giorno del Ricordo” che da quest’anno senza proroghe perde dei punti fondamentali, non ultimo il riconoscimento ai parenti degli infoibati. Per questo la nostra Società ha più volte chiesto aiuto. L’articolo parla giustamente di minoranze, ma nel nostro caso veniamo considerati in maniera alquanto negativa. Forse perché siamo italiani?
La ringrazio se vorrà nel suo sito pubblicare questa nostra doverosa osservazione. In qualità di esule fiumano e di italiano non trovo giusto questo genere di argomentazione sulla tragedia toccata alle genti giuliane, fiumane e dalmate dopo la seconda guerra mondiale.
Distinti saluti,
dr. Amleto Ballarini
Presidente della Società di Studi Fiumani