DIGNANO – Grazie al lungo ponte festivo, quest'anno il Raduno dei Dignanesi che tradizionalmente si svolge a Paeschiera del Garda nell'organizzazione della "Famiglia Dignanese", si è svolto in casa, nella natia Dignano, grazie all'impegno congiunto dell'organizzazione che raggruppa gli esuli e la locale Comunità degli Italiani.
Due giornate spese tra le vie di casa. Il primo giorno di permanenza, una visita guidata alle chiese campestri, con soste nelle casite e a godere del panorama che da Barbariga si apre alle Brioni ma gustando anche i resti romani venuti alla luce a Dragonera e poi per le contrade della località. In serata lo spettacolo a Palazzo Bradamante: nell'occasione la CI ha fatto salire sul palco il coretto "Pizzichino" ed il gruppo folk dell'elementare, il coro della CI e i recitatori per un assaggio del dialetto istroromanzo. Tutte le età, si potrebbe dire, a conforto dell'impegno della Comunità degli Italiani di mantenere viva la parlata e le tradizioni tramandandole ai più giovani rendendoli così anello di transizione con quelli che verranno, a garanzia, proprio, della continuità. La serata è proseguita con rinfresco e canti e balli.
Sabato mattina, una delegazione della "Famiglia Dignanese" è stata ricevuta dal sindaco. Sempre in mattinata la Santa Messa, officiata dal parroco di Dignano don Marijan Jelenić che ha visto la partecipazione del coro comunitario. Particolarmente toccante e sentito l'omaggio ai Defunti, nel cimitero dietro la chiesa di San Biagio. Ancora una volta il coro diretto da Orietta Šverko ha toccato il cuore di tutti.
Il pranzo, in quel di Puntisella, con a disposizione tutto il pomeriggio per ripercorrere la memoria. Il momento del pranzo è servito anche allo scambio dei doni: la CI ha avuto dalla Famiglia Dignanese una targa del Raduno 2008, la CI ha ricambiato con una targa in argento di Palazzo Bradamante. In serata, ha chiuso il Raduno, il concerto di Tatiana Šverko Fioranti e Giulia Fonzari (pianoforte e clarinetto), Elisa Rumici (giovanissima e bravissima al pianoforte) e poi Elisa con Luigi Donorà in un Concertino dello stesso Donorà: un mosaico di musiche con comune denominatore Dignano.
"In questi giorni, è di nuovo assieme la mularia de Dignan, quela de piasa, Calnova, San Zane, San Martin, del Pian – ha detto Carla Rotta, presidente del sodalizio – quella che un tempo ha mangiato lo stesso pane e oggi condivide le stesse memorie. Ed ha voluto farlo a casa, perchè si è bumbari dappertutto, ma a casa solamente a Dignano."