Sabato 2 aprile 2016 a Casarsa della Delizia (PN) alle ore 18:00 presso la Sala Consiliare dell’ex Municipio in Piazza IV Novembre, 23 avrà luogo l’inaugurazione della mostra collettiva Eastern Front/Eastern Meridian.
La mostra sarà aperta dal 2 aprile al 1° maggio 2016 con opere di Massimiliano Boschini, Sean Burn, Mircea Ciutu, Costanza Materassi, Mel Nemeth, Alkiste Papadopoulou, Andreea Rus, Marius Strolia, Maruša Štibelj, Agata Szymanek Giuditta R.
Undici artisti internazionali ritraggono l’esperienza di altrettanti territori cent’anni fa connessi durante il primo conflitto mondiale dalla linea del Fronte Orientale, seguendone il meridiano da nord a sud, dal Baltico al Balcani: territori martoriati dalle volontà dominatrici austro-ungariche, soggiogati dalla Russia e dagli imperi Occidentali. La narrazione sarà condotta attraverso lo sguardo di interpreti di atavica potenza: sogni, fantasmi, infanzia, identità e oppressione saranno così i protagonisti delle opere pittoriche, installative e di sound art. Al centro di questo intenso percorso, le vicende storiche dei territori d’origine degli artisti, in parallelo alle loro personali ed intime riflessioni. Il ripetersi seriale della violenza, il sempiterno conflitto, emergono dall’intensità dei colori, dalle pennellate concitate e sofferte, dall’ampia dimensione delle tele, volontariamente lasciate senza cornice, quasi a voler intaccare le pareti come pitture rupestri. Ne emergono un affresco corale e sfaccettato, un percorso di decostruzione e ricostruzione dell’esperienza umane del primo conflitto.
La seconda edizione della rassegna artistica e culturale diffusa, permea 12 territori del Friuli Venezia Giulia, del Veneto e dell’Istria, con una forte componente internazionale: coinvolgerà contributors provenienti da 39 paesi del mondo, per promuovere una riflessione trasversale e congiunta sul comune passato delle guerre mondiali, con lo scopo di indagare quei nessi che sussistono tra il primo conflitto mondiale e il nostro quotidiano, tra il nostro passato di guerra e il modo in cui oggi percepiamo il mondo. Affioreranno diverse chiavi di lettura, che si legano a vicende storiche complesse che pongono ancora l’interrogativo sull’esperienza umana del primo conflitto mondiale, ad oggi non del tutto scandagliata, ma talmente potente nella sua tragicità, da valicare la misura della vita di chi l’ha fronteggiata direttamente, trasmettendosi anche dopo la morte dell’individuo, forte al punto da plasmare l’identità culturale di generazione in generazione.