ANVGD_cover-post-no-img

La Mailing List Histria scrive a Mesic

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CROATA STIPE MESIC
  
Gentilissimo Presidente Stipe Mesic,
  
abbiamo meditato a lungo sull'opportunità di scriverLe e Le confessiamo che abbiamo infine convenuto sul fatto che valesse la pena tentare questo esperimento perchè crediamo che soltanto cercando un dialogo con le massime istituzioni croate si possa iniziare un vero processo di riconciliazione fra lo stato croato e gli italiani che nel corso del XIX e del XX secolo sono stati costretti ad abbandonare l'Istria, Fiume, il Quarnero e la Dalmazia. Infatti siamo dell'opinione che se in questo processo non verranno coinvolti gli esuli giuliano-dalmati e i loro discendenti ogni iniziativa in tal senso sarà destinata a finire con un misero fallimento.
 
Siamo alle battute conclusive di una fase storica e riteniamo pertanto che sia giunto il momento che i protagonisti di tutta la Storia si incontrino e scrivano assieme la parola "Fine" sopra pagine dense di orrori e terribili delitti.
 
Alla luce del passato, del presente e di un possibile futuro nessuno può definirsi vinto o vincitore. Confidiamo che ci sia la consapevolezza da parte di tutti che non è lo scontro e l'odio la via per un futuro migliore ma solamente la pace e la tolleranza.
 
Tuttavia, se intendiamo veramente costruire un dialogo, dobbiamo innanzitutto avere la giusta considerazione dei nostri interlocutori. Noi pertanto Le scriviamo perchè vorremmo chiederLe di farsi garante di alcuni assunti fondamentali che sono indispensabili per la costruzione di un tavolo fra le due sponde dell'Adriatico.
 
Vorremmo innanzitutto puntualizzare che gli esuli giuliano-dalmati non possono essere definiti "optanti" dai politici e dai media croati. E' una definizione che tende a minimizzare se non a ridicolizzare le enormi sofferenze ed il tragico dramma di quelle genti. Gli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia erano e sono una popolazione autoctona che ha sempre risieduto in Istria, a Fiume, nel Quarnero e nella Dalmazia. Popolazione che trae origine de facto dalla conservazione nei secoli della componente culturale latina resasi possibile grazie al permanere della presenza statuale bizantina prima e veneziana poi. Quindi non si parli degli italiani come degli immigrati o dei dominatori stranieri perchè l'Istria, Fiume, il Quarnero e la Dalmazia erano e sono anche casa loro.
 
Allo stesso modo noi non neghiamo o giustifichiamo i crimini che il fascismo ha compiuto nella ex-Jugoslavia, tuttavia non accettiamo che si cerchi di giustificare l'esodo giuliano-dalmata e le foibe come reazione all'invasione italiana della Jugoslavia. Riteniamo infatti che le cause storiche che hanno portato a questo drammatico epilogo traggano origine dalla nascita delle lotte nazionali sorte nel secolo XIX e che comunque vadano inquadrate in un contesto storico molto più ampio del solo primo dopoguerra.
 
Auspichiamo in questo senso che venga portata avanti da storici professionisti una seria ricerca scientifica che analizzi la situazione sociale ed economica delle terre adriatiche al fine di giungere alla comprensione dell'evoluzione del sentimento nazionale di quelle regioni nel corso dei secoli e delle cause che hanno portato all'abbandono delle stesse da parte di determinati gruppi etnici.
Per il momento riteniamo che gli elementi di riflessione proposti siano sufficienti.
 
RingraziandoLa per l'attenzione e sperando in un Suo cortese riscontro Le porgiamo
 
Distinti saluti
 
Mailing List Histria – http://www.mlhistria.it

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.