ANVGD_cover-post-no-img

Mose, la battaglia della pietra in un fiordo dell’Istria – 13mag16

 

Andrea Pasqualetto, un giornalista ignorante che scrive per il Corriere della Sera: “in Istria c’è gente che parla un curioso italo triestino…”

E se i giornalisti sono tutti come lui, pensate un po’ che bella informazione!

Nel suo ‘reportage’ (e viene solo da ridere come la parola sia pomposamente beffarda pensando al suo livello culturale) sulla pietra di Istria usate per il Mose di Venezia, questo analfabeta, nel suo articolo riportato sotto, scrive quanto segue: “Mateo Kreija, […] pesta i pugni sul tavolo della baracca dove lavora IMPRECANDO IN UN CURIOSO ITALO TRIESTINO: «I ga rovinado tuto e i voe rovinar ancora, han fato i milioni gli italiani e anche i croati…».”.

Ma guarda un po’! In Istria c’è gente che parla UN CURIOSO ITALO TRIESTINO…!

Non basta, ogni luogo del posto, poi, in sfregio alla nostra Comunità Italiana di Istria e Dalmazia distribuita tra Slovenia, Croazia a Montenegro (per non parlare dello sfregio al paio di milioni di italiani che hanno a che fare con il mondo dell’Esodo Giuliano-Dalmata), viene citato in croato, senza minimamente aver cognizione che quei luoghi, attualmente, hanno una doppia toponomastica: croata ed italiana, e che lo stesso Stato di Croazia è attento nell’usare quella toponomastica in maniera corretta quando si rivolge alla Comunità Italiana.

Si tratta di: Rakalj, Novigrad, Kimenjak e Kanfanar, ovvero di: Castelnuovo d’Arsa, Cittanova, Canfanaro…

Nemmeno la fatica di cercare su Wikipedia.

Complimenti per la scelta dei collaboratori, Signor Direttore del Corriere della Sera

 

Antonio Ballarin

Presidente FederEsuli 

 

LEGGI L’ARTICOLO
http://www.corriere.it/cronache/16_maggio_15/viaggio-fiordi-dell-istria-croazia-mose-venezia-fondi-neri-cave-f270866e-1a14-11e6-9602-cdda3c4dfb23.shtml

 

0 Condivisioni

Scopri i nostri Podcast

Scopri le storie dei grandi campioni Giuliano Dalmati e le relazioni politico-culturali tra l’Italia e gli Stati rivieraschi dell’Adriatico attraverso i nostri podcast.