Si svolgeranno il 10 agosto le celebrazioni in memoria del patriota Nazario Sauro, in occasione del 92.esimo anniversario dal martirio.
Il Comitato Onoranze si riunirà alle 10.30 presso il Parco della Rimembranza dove viene tradizionalmente deposto un mazzo di fiori sul cippo dedicato a questa figura cara all’Italia e all’Istria.
Gli appuntamenti proseguiranno nel pomeriggio-sera, quando alle 19 nella Chiesa del Rosario di Piazza Vecchia avrà luogo la S. Messa celebrata da Don Giovanni Gasperutti. Da qui il corteo percorrerà le vie adiacenti Piazza Unità e la piazza stessa per portarsi verso le rive e il bacino San Giusto dove si attenderà l’arrivo dei natanti del Circolo Marina Mercantile “Nazario Sauro” e del Circolo Canottieri “Saturnia” che recheranno corone d’alloro.
Alle 19.45 nel Piazzale Marinai d’Italia (antistante la Stazione Marittima) saranno presenti il Gonfalone della Provincia di Trieste e il Gonfalone del Comune di Trieste al quale verranno resi gli onori militari.
Seguirà la deposizione di una corona d’alloro al monumento eretto in memoria dell’eroe istriano. E, momento solenne, il Picchetto di marinai in armi renderà gli onori ai Caduti.
A chiusura della Cerimonia ci sarà un breve indirizzo di saluto del Presidente del Comitato Renzo Codarin. La cerimonia verrà accompagnata dalla Banda dell’ANVGD di Trieste.
Sauro fu un ufficiale della marina militare, capitano di lungo corso ed esperto pilota di navi.; era nato a Capodistria nel 1880 e venne giustiziato a Pola nel 1916. Allo scoppio della prima guerra mondiale, per non servire l’Austria, emigrò in Italia e si arruolò nel 1915 come volontario della marina da guerra. Promosso ufficiale, diventò prezioso nocchiere delle navi italiane. La profonda conoscenza delle coste istriane e dalmate, gli consentì di condurre a termine numerose ardite imprese in “acque nemiche”. In una di queste, il 30 luglio 1916, a bordo del sommergibile Pullino, si recò in missione verso l’allora porto austriaco di Pola, ma si incagliò sull’isolotto della Gagliola, nel golfo del Quarnaro. Fatto prigioniero con tutto l’equipaggio, Nazario Sauro venne riconosciuto e fu trattato da disertore, malgrado l’eroico contegno della madre e della sorella che portate al suo cospetto, dichiararono di non conoscerlo.
Processato da una corte marziale, il10 agosto 1916 venne impiccato a Pola. Prima di morire, disse ai giudici: “Io morirò, ma voi altri, andrete a sicura rovina”. Furono parole profetiche. Più tardi fu riconosciuto che l’impiccagione di questi martiri dell’italianità (tra i quali Cesare Battisti, Damiano Chiesa, Fabio Filzi, Enrico Toti), per l’impressione che suscitò, equivalse per l’Austria ad una battaglia persa. Alla memoria di Nazario Sauro fu concessa la medaglia d’oro al valore militare.
In suo onore Giovanni Quarantotto e Giorgio Ballig composero un inno che viene interpretato dai cori giovanili.
fonte www.arcipelagoadriatico.it