FIUME – Un bagno di folla ha accolto nel salone delle feste di Palazzo Modello il sottosegretario di Stato agli Affari Esteri italiano Alfredo Mantica. Tutti i nomi che contano della Comunità nazionale italiana si sono riuniti ieri alla Comunità degli Italiani di Fiume, per dare il benvenuto alla prima visita ufficiale di un rappresentante del Governo italiano in Croazia, dall'insediamento del nuovo esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. Durante la sua visita nel capoluogo quarnerino, il sottosegretario Mantica è stato accompagnato dall’ambasciatore d'Italia in Croazia Alessandro Pignatti, dal console generale d'Italia a Fiume Fulvio Rustico, dal suo capo di segreteria, ministro Giorgio Malfatti e dal ministro plenipotenziario Renato Maria Ricci. Il senatore Mantica è stato accolto a Palazzo Modello da Furio Radin, presidente dell'Unione Italiana nonché deputato CNI al Sabor, da Maurizio Tremul, presidente della Giunta Esecutiva dell'UI e da Agnese Superina, presidente del sodalizio fiumano.
"Sottosegretario Mantica – ha esclamato Furio Radin dando il benvenuto al gradito ospite -, lei qui è tra amici". Rivolgendosi ai connazionali, il senatore Alfredo Mantica, ha spiegato di essere cresciuto a Milano, a fianco dei giuliano-dalmati. "Sono venuto qui – ha continuato il sottosegretario – con la volontà di dedicare un'attenzione particolare a questa comunità, che talvolta l'Italia ha amato in modo insufficiente". Il senatore Mantica ha osservato che è giunto il momento di ricucire lo strappo sorto tra esuli e rimasti. A tale proposito ha detto di voler sostenere e promuovere nei prossimi anni un ciclo di convegni incentrati sul tema dell'esodo a Trieste e in Croazia. Il sottosegretario, parlando con i rappresentanti dell'Unione Italiana che hanno salutato l'iniziativa, ha detto di essersi incontrato con i rappresentanti degli esuli e di gradire lo sforzo profuso nell'intento di fondare a Trieste il museo dell'esodo, un ente che dovrebbe essere inaugurato nel corso dell'anno prossimo. Durante la sua permanenza a Fiume il senatore Mantica ha avuto modo di discutere assieme ai vertici dell'Unione Italiana i temi di maggiore interesse della CNI, nonché di essere informato sulle necessità e sulle specificità delle istituzioni che fanno riferimento all'etnia (Edit, Comites, RTV Capodistria, Dramma Italiano, scuole ….).
Presentando gli interessi della CNI Radin e Tremul hanno osservato al senatore Mantica l'importanza che rappresenta per il lavoro dell'UI e in generale per i connazionali residenti in Croazia e Slovenia l'approvazione di una legge quadro d'interesse permanente nei confronti della CNI da parte di Roma. Argomentando questa necessità Tremul e Radin hanno notato che non si tratta di un capriccio bensì di una questione morale, un segnale di sostegno agli sforzi profusi dalle istituzioni CNI. È stato affrontato anche l'argomento collegato al rilascio dei passaporti italiani e all'unitarietà dell'Unione Italiana. Il sottosegretario ha rassicurato i rappresentanti dell'UI in merito al finanziamento delle loro attività annunciando nei prossimi anni un monitoraggio delle attività svolte al fine di migliorare la qualità del servizio reso ai connazionali in Croazia e Slovenia. Alfredo Mantica, per quanto riguarda il rilascio dei passaporti e il conseguente potenziamento del consolato generale d'Italia a Fiume ha detto che saranno valutate soluzioni che favoriscano l'operato della sede consolare.
Precedentemente gli esponenti del governo italiano e la delegazione al suo seguito, compresi i rappresentanti dell'Unione Italiana, Furio Radin, Maurizio Tremul, Orietta Marot e Agnese Superina sono stati ricevuti dalle autorità di autogoverno a livello regionale e locale. Nella sede della Contea litoraneo-montana la delegazione italiana è stata ricevuta dal vicepresidente della Regione Vidoje Vujić, dal connazionale Erik Fabijanić, e da Nikola Mendrila, responsabile della direzione regionale per la Marineria e il Traffico. In Municipio ad accogliere gli ospiti italiani sono stati i vicesindaci Đani Poropat e Romana Jerković, nonché Dorotea Pešić-Bukovac, presidente del Consiglio municipale. Gli incontri in Regione e Città si sono svolte a porte chiuse.
Krsto Babić