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Bollino Slovenia: altolà UE (Il Piccolo 23 set)

TRIESTE La Commissione Europea sarebbe in procinto di aprire una procedura di infrazione contro la Slovenia per i bollini autostradali, le cosidette «vignette». Già alla fine di giugno Bruxelles si era mosso nei confronti del governo di Lubiana chiedendo chiarimenti sul sistema di pagamento del pedaggio applicato per le autostrade e le strade a scorrimento veloce a seguito di proteste da parte di numerose organizzazioni automobilistiche e dei consumatori di tutta Europa.

«Credo che inevitabilmente la Commissione Europea aprirà una procedura di infrazione – dichiara l’europarlamentare del Popolo della Libertà, Isidoro Gottardo – in quanto le modalità previste sono chiaramente lesive del principio di libera circolazione all’interno dell’Unione Europea». Il bollino infatti è disponibile soltanto per sei mesi (al costo di 35 euro) o per un anno (55 euro) finendo quindi per svantaggiare chi utilizza le autostrade slovene soltanto per un transito di pochi chilometri e saltuariamente. Altri Paesi, come ad esempio l’Austria, hanno introdotto da anni il pagamento di un pedaggio per l’utilizzo delle autostrade introducendo però anche bollini giornalieri o settimanali. Una normativa specifica a livello europeo che regoli i sistemi di pagamento dei pedaggi non esiste ma l’ipotesi di una violazione del principio di libera circolazione è indicata come realistica anche da parte di numerosi giuristi. «Un intervento da parte della Commissione Europea è assolutamente auspicabile – aggiunge Gottardo – in quanto le modalità introdotte dalla Slovenia, a differenza di quanto avviene ad esempio in Austria, fa sì che la vignetta si configuri come una vera e propria tassa che ha una natura diversa rispetto ad un pedaggio e che finisce per creare un danno per i lavoratori transfrontalieri e una preclusione per il turismo». Gottardo sottolinea che l’obiettivo «non è arrivare ad una sanzione nei confronti della Slovenia ma fare in modo che il provvedimento venga rivisto e si introducano modalità più eque e corrette che garantiscano la possibilità di transitare liberamente attraverso la Slovenia». La vicenda della vignetta slovena si interseca anche con la richiesta di creare una corsia preferenziale costiera per facilitare l’ingresso di lavoratori transfrontalieri che dalla Croazia vengono a lavorare in Italia passando per il confine sloveno-croato, nuova frontiera tra Ue e Paesi extracomunitari. «E’ un interesse specifico della comunità italiana – spiega Gottardo – in un’area dove quotidianamente c’è un intenso passaggio di lavoratori transfrontalieri». Le stime parlano di circa 10 mila persone che ogni giorno varcano il confine tra Croazia e Slovenia per raggiungere il Nord Est italiano e Trieste in particolare.

L’obiettivo è garantire controlli meno rigidi alla frontiera e quindi permettere un transito più rapido per i lavoratori evitando loro lunghe code e perdite di tempo evitabile. Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha sollecitato già nel corso dell’estate il ministro degli Esteri Franco Frattini sia sulle vignette, chiedendo di premere su Lubiana per introdurre bollini anche settimanali, sia per la corsia preferenziale per i transfrontalieri. «Il governo italiano – ha assicurato Gottardo – ha dimostrato forte interesse a risolvere queste problematiche e si è fatto portatore di queste istanze anche in sede europea».

Roberto Urizio

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